Quali sono le applicazioni pratiche della tecnologia Blockchain?

– Dalla rubrica di Gaetano Matarese, “Inside Blockchain” –

Nel primo articolo della rubrica intitolato “Perché la Blockchain migliorerà le nostre vite” ti ho descritto le caratteristiche più importanti della Blockchain e i potenziali sviluppi che tale tecnologia potrebbe portare in relazione alla distribuzione del potere politico e della ricchezza mondiale. 

In questo articolo ti parlerò invece degli ambiti in cui la tecnologia Blockchain ha portato reali innovazioni. 

Le possibilità offerte dalla Blockchain 

Una Blockchain grazie alle sue caratteristiche ha permesso un raccordo di dati digitali in tempo reale ed ha aperto a numerose possibilità. 

Tra le più importanti :

  • Conservare e trasferire soldi 
  • Ipotizzare una maggior interazione tra gli oggetti(transazioni economiche incluse)
  • Mantenere un pieno controllo dei propri dati. 

Analizziamo ogni aspetto nello specifico. 

Conservazione e trasferimento soldi

La prima vera applicazione completa della tecnologia Blockchain si ebbe nel 2008 grazie ad un white paper ad opera di Satoshi Nakamoto intitolato “Bitcoin: A Peer-to-Peer Electronic Cash System“. 

Nel documento l’autore o gli autori (c’è un fitto mistero sulla reale identità di Nakamoto e potrebbe anche essere un gruppo di persone) teorizzavano un sistema di pagamenti elettronici Peer to Peer cioè basato su una rete di nodi paritari (con gli stessi diritti e poteri) collegati tra loro.

Ti ricordi Napster, Emule, BitTorrent e via dicendo? 

Il funzionamento è più o meno lo stesso: spacchettamento di dati tra vari PC collegati in rete. 

Con il whitepaper di Nakamoto nasceva il protocollo Bitcoin, un insieme di regole che:

  • Rendevano possibili le transazioni dirette tra due o più parti, alimentate da un interesse collettivo (tutti i nodi hanno vantaggi solo se le cose funzionano in un certo modo) e autenticate da una collaborazione di massa (ogni nodo ha la responsabilità di verificare il rispetto delle regole)
  • Assicuravano l’integrità dei dati scambiati tra bilioni di dispositivi senza passare da una terza parte certificata (non sarebbero state necessarie banche centrali che gestissero la valuta). 

Il protocollo Bitcoin ha permesso il rilascio e la diffusione della sua corrispondente criptovaluta: il bitcoin (per convenzione tra gli esperti si utilizza il termine Bitcoin con la B maiuscola per indicare il protocollo e la b iniziale minuscola per indicare la valuta).

In seguito al bitcoin, grazie alle caratteristiche della Blockchain che abbiamo visto e ad alcuni suoi meccanismi specifici, sono nate e continuano a nascere altre criptovalute (oggi esistono circa 3000 monete digitali ideate per specifici progetti).

Ti parlerò più nel dettaglio del bitcoin e di alcune delle criptovalute più interessanti nei prossimi articoli della rubrica.

Ora vediamo un secondo campo di applicazione. 

Maggior interazione tra gli oggetti 

Con lo sviluppo dell’internet of things (IOT) e dell’intelligenza artificiale i dispositivi tecnologici diventano sempre più intelligenti e complessi.

Le tecnologie IOT e AI hanno trasformato oggetti inanimati come automobili, elettrodomestici o macchinari industriali in dispositivi capaci di interagire tra di loro e con l’essere umano grazie alla capacità di raccolta di dati grezzi dall’esterno (input di varie tipologie) e alla loro trasformazione in comandi per vari tipi di dispositivi.

Pensa ad esempio a Google Home e Alexa che hanno reso la domotica alla portata di tutti introducendo un nuovo modo di vivere la casa.

Ora puoi far accendere automaticamente la macchinetta del caffè nel momento in cui ti suona la sveglia;programmare l’accensione del riscaldamento poco prima di arrivare a casa o far alzare e abbassare le tapparelle con un semplice comando vocale.

Stessa dinamica è avvenuta per le automobili (alcuni modelli riescono a parcheggiare da sole meglio di quanto possa fare io).

Tutto molto interessante senza ombra di dubbio ma cosa succederebbe se un hacker malintenzionato riuscisse ad intercettare i dati trasmessi e modificarli a proprio vantaggio? 

Oltre al fatto che potrebbe far accendere la macchinetta del caffè molto prima del tuo risveglio costringendoti a berlo freddo(fatto di per sé abbastanza grave) ci sarebbero anche serie implicazioni per la sicurezza che ti lascio immaginare. 

La Blockchain risolve anche questo problema supportando AI e IOT nella cifratura dei dati e nella loro validazione attraverso una serie di meccanismi e procedure informatiche.

Come ti ho premesso ad inizio articolo ti descriverò il funzionamento in un prossimo articolo. 

Per adesso Immagina la Blockchain come un posto di blocco che chieda ai dati: 

  • “chi siete?”: viene compresa la tipologia di dato
  • “dove andate?”: per capire il dispositivo di destinazione 
  • “cosa dovete fare?”: utile a verificare l’azione che il dato andrà a compiere su un dispositivo
  • “chi vi manda?”: necessaria a capire se provengono da una persona autorizzata o da un malintenzionato. 

Le risposte alle domande determineranno quali dati rispettano le condizioni per poter essere mutati in linguaggio macchina e quali invece dovranno essere bloccati.

Le condizioni d’accesso verranno definite una sola volta attraverso la stesura di uno Smart Contract (codice informatico che definisce le condizioni per le quali un evento deve o non deve accadere). 

La stesura di smart contracts più articolati aprirà a scenari inediti. 

Immagina l’applicazione nella locazione di un immobile già predisposto alla domotica (inclusa porta di casa con accesso ad impronta digitale o codice personale) .

Giovanni che vuole prendere in affitto una casa stipula un contratto di locazione (sotto forma di Smart Contract) con Aldo, il proprietario, definendo le seguenti condizioni:

  • Giovanni dovrà versare ad Aldo un canone mensile di euro 350 entro il 5 di ogni mese
  • L’importo destinato al canone di locazione verrà prelevato automaticamente dal conto di Giovanni SOLO SE l’importo dello stipendio non supererà il 50% del totale del conto corrente di Giovanni (la clausola viene inserita per non fare sovraindebitare Giovanni a causa dell’affitto) 
  • Ogni volta che Giovanni è in ritardo con il canone viene avvisato
  • Se risultano più di due canoni non pagati Giovanni non potrà più riaprire la porta di casa (la porta si apriva con impronta digitale o codice d’accesso)

L’esempio è semplificato perché avremmo potuto aggiungere altre condizioni interessanti come l’adeguamento automatico del canone di locazione all’indice ISTAT o magari la possibilità d’inviare l’avviso al datore di lavoro di Giovanni qualora si riscontrasse un ritardo nella corresponsione dello stipendio, etc…

Passiamo ora ad un terzo esempio di possibilità offerto dalla Blockchain. 

Mantenimento controllo dei propri dati

La tecnologia Blockchain permette di gestire, conservare e trasferire ogni asset in modo sicuro e privato attraverso un’organizzazione Peer to Peer ovvero una rete di diversi computer (“nodi”) collegati tra loro.

Ogni pc (“nodo”) ha il compito di verificare la correttezza formale e sostanziale dei dati e di propagarla al resto della rete solo se è tutto corretto. 

Di conseguenza viene instaurata una sorta di fiducia collettiva: tutte le parti sono rese responsabili di ogni transazione e viene meno la necessità di doversi fidare della controparte o di affidarsi ad un intermediario in qualità di garante. 

L’assenza di intermediari ha due effetti principali :

  • elimina alla base il rischio di corruzione o parzialità. 
  • rende obsoleti tutti i processi ed i modelli di business che basano il loro funzionamento sull’applicazione di commissioni sulla transazione. 

Un’ulteriore conseguenza della possibilità di gestione dei propri dati offerta dalla Blockchain è una riappropriazione dell’identità e dei dati personali.

Ogni utente avrà un “avatar personale”, una sorta di scatola nera dei dati con una duplice funzione:

  • custodire i dati 
  • regolarne il flusso:attribuirà una licenza per scopi specifici ad entità specifiche per specifici periodi di tempo in modo da poter inviare subset di informazioni differenti a seconda delle esigenze.

Si limiterà ovviamente all’invio di dati senza rivelare l’identità del proprietario. 

Quelli che abbiamo visto sono vantaggi reali che la tecnologia Blockchain sta portando al mondo attraverso app o servizi di società specializzate (nel corso della rubrica analizzeremo meglio le realtà più importanti). 

In questi due primi articoli della rubrica abbiamo visto che cosa può fare la tecnologia Blockchain. 

Nel prossimo articolo entreremo più nel dettaglio e ti spiegherò le diverse tipologie di Blockchain e il loro funzionamento. 

A presto. 

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