Digital & Lavoro, Alexandru Birleanu intervista Claudia & Luca di start2impact
– Articolo di Alexandru Birleanu –
Il futuro è oggi.
Purtroppo però, in Italia, il mondo dell’istituzione sembra essere fermo a vecchi schemi di pensiero e ad una pedagogia obsoleta e troppo distaccata dalla realtà.
Grazie al continuo sviluppo tecnologico il mondo del lavoro è cambiato, eppure le scuole superiori e le università sembrano rimaste ferme a prima dell’avvento del web.
Internet ha creato nuove opportunità lavorative e allo stesso tempo ha accelerato il processo di fluidità e dinamicità sociale. Infatti nella società di oggi l’idea del “posto fisso” è ormai un fossile raro e insperato, soprattutto per coloro che iniziano ad affacciarsi al lavoro.
I giovani d’oggi devono avere i giusti mezzi per saper navigare in questo mondo senza scoraggiarsi, specialmente in vista dell’instabilità lavorativa; molti di loro saranno freelance e per farsi strada dovranno saper usare con professionalità gli strumenti che l’istituzione ha il dovere di insegnare.
Non si sta facendo abbastanza per preparare la classe dirigente del domani e in futuro, l’Italia, rischierà di non saper reggere il confronto con le potenze europee e mondiali.
Ma non tutto è grigio, poiché molte realtà, distaccate dal mondo istituzionale, si sono già messe in azione per offrire una preparazione completa e al passo con lo sviluppo tecnologico.
Queste, spero, possano servire da esempio e da traino per scuole e università.
Per approfondire questo discorso ho chiesto l’aiuto e collaborazione a due giovani ragazzi che ho avuto piacere di conoscere nel mio percorso professionale: Claudia Arcangelo Dagnello e Luca Caligola. Grazie al loro intervento, infatti, è stato possibile comprendere meglio come venga percepito dai giovani il processo di digitalizzazione e come viene visto il mondo dell’istituzione.
Claudia Dagnello si occupo di Digital Marketing, attualmente lavora per una startup romana chiamata start2impact e, nel privato, è anche una freelancer. Dopo una breve esperienza universitaria ha deciso che quel mondo teorico e disincarnato non faceva per lei e per il suo futuro. Così ha continuato la sua formazione attraverso percorsi privati e mirati al mondo del digital. Questo le ha permesso di ottenere le prime esperienze lavorative e di affrontarle con sicurezza.
Luca Caligola invece proviene dal mondo del lavoro tradizionale e dopo 4 anni ha deciso di fare un salto nel vuoto approcciandosi il mondo del digitale. Nel suo percorso di formazione scolastica non ha mai avuto la possibilità di studiare quello per cui aveva interesse e passione e solo distaccandosi dal mondo dell’istituzione è riuscito a trovare la propria strada.
Credi che la scuola in Italia prepari i giovani studenti al mondo del lavoro?
CLAUDIA: “Questo è un tema abbastanza discusso, non credo esista una verità assoluta.
Quello che posso dire è che ci sono tante scuole che si stanno impegnando per integrare un metodo di studio più pratico e concreto per i ragazzi e che, quindi, non sia solo e unicamente teorico.
Allo stesso tempo, mi rendo conto che ci sono tante altre scuole che sono rimaste indietro e che non lo stanno facendo.
Il punto è che la teoria è fondamentale per la conoscenza di una materia, ma questa non potrà mai trasformarsi in competenza se non viene conciliata con la pratica.
Oggi più che mai i giovani hanno bisogno di mettere le mani in pasta: noto che c’è un livello d’attenzione davvero molto basso, l’ideale sarebbe coinvolgerli con delle attività meno ‘tradizionali’.
Tanti paesi lo stanno già facendo, l’Italia ha solo bisogno di una spinta in più”.
LUCA: “No, assolutamente no, non credo che la scuola Italiana prepari i giovani al mondo del lavoro, i ragazzi anche frequentando l’università la maggior parte delle volte non hanno esperienza pratica e quindi vengono ‘giudicati’ o ‘assunti’ principalmente in base al loro voto di laurea e questo voto non garantisce il saper fare una cosa o meno”.
Quali benefici ci sono per uno studente nell’iniziare ad approfondire le tematiche Digital già a partire dal Liceo?
CLAUDIA: “È inutile prendersi in giro, I lavori del futuro sono quelli che avranno a che fare con il digital.
Ci sentiamo dire quasi ogni giorno che le macchine prenderanno il posto degli esseri umani sotto tanti punti di vista e basta questa semplice notizia per farci capire quanto l’innovazione e il progresso stiano prendendo sempre più piede nella nostra società.
Quindi la vera domanda è: perché non tenersi aggiornati?
Iniziare a studiare questo tipo di dinamiche sin dal liceo permetterebbe ai ragazzi di diplomarsi e avere già un quadro completo di quella che è la situazione attuale nel mondo del lavoro.
Una consapevolezza da non sottovalutare, specialmente per quella che sarà la scelta post-diploma che, se fatta con criterio, potrà dare i suoi frutti nel prossimo futuro”.
LUCA: “Sicuramente il beneficio principale è quello di iniziare prima di molti altri e quindi di essere avvantaggiati nel trovare nuove opportunità lavorative.
Purtroppo ancora oggi molti ragazzi non sono a conoscenza delle opportunità che ci sono oggi e soprattutto quelle che si creeranno in un prossimo futuro!”.
Come consiglieresti di coniugare il digitale in un Paese in cui le aziende pensano ancora in modo tradizionale?
CLAUDIA: Sempre più aziende si stanno digitalizzando, sia perché notano i propri concorrenti che lo stanno facendo, sia perché sempre più ragazzi iniziano a proporsi per portare un po’ di innovazione nelle loro realtà.
Alla fine i risultati si vedono: il marketing online ci permette di averli nero su bianco, non c’è trucco e non c’è inganno.
All’inizio c’è sempre un po’ di diffidenza, lo vedo anche con alcuni dei miei clienti, ma è normale quando si propone qualcosa di nuovo: bisogna lavorare sulla fiducia, far capire che questa è la piega che sta prendendo il mercato oggi e che seguirla non significa uniformarsi, ma stare al passo con il cambiamento.
Che sia la creazione di un sito web aggiornato, di pagine social con un engagement costante o che siano delle sponsorizzate per attrarre più clienti, il punto è che chi rimane indietro è destinato a sparire, c’è poco da fare.
Ormai, se non sei online, non esisti”.
LUCA: Oggi secondo me la digitalizzazione delle imprese resta l’unico modo per sopravvivere in un mercato che già da molto tempo si è spostato in questa direzione; avere competenze digitali diventerà sempre più importante anche nei lavori tradizionali
Che risorse consiglieresti agli studenti liceali per approfondire le loro passioni sul digital?
CLAUDIA: Sicuramente leggere tanti libri del settore a seconda della propria propensione: che sia digital marketing, design, programmazione o qualsiasi altro tema.
Allo stesso tempo, mi sento di consigliare start2impact.
Non perché lavoro con loro, ma perché prima di entrare a far parte del team io ero una semplice studentessa come tante altre.
La mia esperienza con start2impact è stata incredibile!
Dopo solo un mese e mezzo in piattaforma già lavoravo da remoto per una startup di Milano, mentre io sono pugliese.
Mi hanno insegnato tanto, non solo a livello lavorativo, ma anche valori che vanno al di là della semplice conoscenza di una materia.
Hanno permesso che le mie competenze diventassero sempre più concrete, che prendessero forma, al punto da poterle sfruttare per aiutare gli altri.
Attualmente sono Copywriting Coach in piattaforma e ogni giorno entro in contatto con ragazzi di qualsiasi età e istruzione, che hanno tanti sogni e tanta voglia di mettersi in gioco.
Start2impact rende tutto questo possibile e sono davvero grata di far parte di un cambiamento così grande che, in Italia, non è certamente semplice da portare”.
LUCA: Sicuramente una risorsa fondamenta da sfruttare è Google.
Può sembrare banale, oppure ovvio, ma grazie al famoso motore di ricerca abbiamo a disposizione la più grande libreria di contenuti mai esistita.
Tutto ciò che ci serve è là fuori, basta cercarlo e avere buon senso e pazienza.
Ovviamente fate attenzione a cosa andate a studiare, cercate di capire quali sono i contenuti migliori, ma vi assicuro che troverete tutto.
La conoscenza della lingua Inglese sicuramente vi aiuterà”.
CONCLUSIONE
Grazie a questa intervista sono riuscito a confrontarmi con giovani professionisti del settore, che, portando la loro esperienza, hanno dato un chiaro esempio di speranza nel futuro.
Con il costante impegno e un aggiornamento continuo sono riusciti a entrare nel mondo lavorativo, raccogliendo ottimi risultati.
Queste parole spero che aiutino a far riflettere sulla complessità dell’odierno mondo del lavoro e sulla necessità di portare il problema della digitalizzazione sul tavolo della politica, così che anche le istituzioni siano pronte ad affrontarla attraverso le generazioni del domani.
Penso che interviste come queste devono diventare sempre più presenti sulla stampa nazionale, e non vincolate solo a siti di settore. Una maggiore coscienza comune del problema può velocizzare l’avvento tecnologico all’interno delle scuole e delle università italiane.
Quando questo avverrà, allora la speranza sarà una certezza.
Il futuro è oggi, ma la tecnologia non aspetta!