Tarek Attarki, Studente della Digital Combat Academy a Milano

Tarek Attarki è tra gli Studenti iscritti al nostro nuovo Corso a Milano di marketing digitale in partenza per ottobre 2022. Sotto la sua intervista.

1. Partiamo dalla fine. Di recente ci hai ingaggiato in un’iniziativa che si svolgerà a fine settembre a Milano. Il format è senza dubbio unico nel suo genere, di stampo orientale. Ci spieghi nel dettaglio da dove nasce l’idea di HotPot e come si sviluppano questo tipo di eventi?

“Hot Pot è un progetto editoriale nel quale ci sono interviste, articoli e approfondimenti su temi di vario tipo (Business, Arte, Cucina..). Il Concept riprende infatti la famosa zuppa orientale ricca di ingredienti di ogni genere. Nasce da un pazzo furioso e amico di nome Matteo Bosco, il quale non contento di lavorare “solo” per una grande multinazionale ha deciso di portare avanti anche altro nel tempo libero. Ci siamo conosciuti ad un evento e sin da subito c’è stata chimica tra di noi e quindi abbiamo pensato fosse necessario fare qualcosa insieme. Lui voleva portare nel fisico ciò che aveva costruito negli anni nel digitale e io venendo dall’organizzazione di diversi eventi abbiamo pensato di unire le forze e lavorarci insieme.

Questi eventi si sviluppano creando un team affiatato, cercando e contrattando con sponsor e media partner in linea, provando ad inventare un’esperienza che ogni volta sorprendi i partecipanti e soprattutto tirando fuori una buona dose di coraggio”.

Ne abbiamo parlato al telefono, ha senso approfondire anche qui. Lerici per molti è semplicemente una località di mare: per te rappresenta molto di più. Che rapporto hai con questo piccolo comune della Liguria e cosa ti spinge a tornare ogni volta?

“Lerici per me è molte cose insieme, andiamo per piccoli step:

Casa: avere un posto che consideri casa ti permette di ritornare per rilassarti, liberare la mente dai pensieri e ricaricare le energie per poi ripartire. Come il sub che quando va in profondità ha bisogno di ricaricare la sua bombola – io vado a Lerici, a casa.

Amici: Gli amici d’infanzia sono come un gioiello prezioso, rari. Ti permettono di essere te stesso senza mai giudicare le tue scelte. Ti ascoltano, sono sinceri e ti prendono in giro, è il loro ruolo. Non metti mai una maschera che ti permette di essere la migliore versione di te stesso, cosa che purtroppo o per fortuna (dipende dalla prospettiva) facciamo quando entrano in gioco degli interessi di ogni tipo.

Famiglia: Se gli amici sono un gioiello, la famiglia è tutto il tesoro. Inutile dire che senza questa parte mi considererei una persona senza anima, a metà. I valori che mi hanno insegnato ancora tutt’oggi sono la base di ogni mia pensiero e decisione. Ho un grande desiderio: voglio contribuire a far vivere ai miei genitori e a mia sorella tutti i loro sogni.

Queste sono le ragioni principali del perché torno spesso li, inoltre ho avuto anche la fortuna di poter portare assieme ad un team incredibile il TEDx. Questo ha rafforzato ancora di più il mio legame con questa città”.

Hai combattuto per entrare nel gruppo Publicis e alla fine ce l’hai fatta. Sei entrato nel loro mondo col programma Lion Ambassador e poi hai conquistato un lavoro circa un anno fa. Ci racconti nel dettaglio come ti sei avvicinato a loro e cosa ti ha attratto?

“Ora vi racconto una bellissima storia! L’incontro tra me e Publicis è stato puramente casuale. 

Era l’inizio del secondo anno all’università e un giorno tornando da lezione vedo un piccolo poster nella bacheca dell’ateneo dove c’era un disegno di un ananas e un qr code. Nessun copy, nessuna descrizione, niente di niente. Spinto dalla curiosità scannerizzo subito e finisco in una landing dove potevi candidarti ad un “programma per diventare Leoni” mandando video-presentazione e cv. Non c’era da nessuna parte il logo, vedevo solamente un richiamo di cui capirò il senso solo dopo, ovvero un leone. 

Torno nella mia stanza e subito mando tutto ciò che serviva per candidarsi, dopo un mese ricevo un feedback il quale afferiva che avevo passato il primo step (qui scopro che era Publicis) e che mi sarei dovuto presentare in agenzia per fare un’assessment. Non avevo mai fatto un assessment prima, o almeno non lo avevo mai chiamato così, per cui pensavo fosse semplicemente un colloquio conoscitivo ed ero abbastanza tranquillo. 

Quando mi presento quel giorno in agenzia trovo una fila di più di 90 persone da ogni angolo d’Italia particolarmente tese che confabulavano di aver fatto decine di assessment di preparazione. In quel preciso istante inizio ad avere qualche dubbio e a preoccupazione .. possibile che fossi stato così poco intelligente a non essermi preparato nulla?

Quando mi rendo conto che questa prova racchiudeva una serie di test e che sarebbe durato 4 ore dico a me stesso:“ bene, probabilmente farò un bel buco nell’acqua, mi resta che godermi la sfida e divertirmi”. Per renderla poi breve, alla fine grazie a questa tranquillità riesco a performare bene e vengo selezionato per il programma “Lion ambassador” che permette di inserirti velocemente in agenzia. un po’ di fortuna e un po’ di destino.

Publicis mi interessava perché potevo lavorare con clienti internazionali, lavorare su più clienti e progetti nello stesso tempo, entrare in contatto con altre realtà (agenzie creative, startup, aziende, concessionarie) e di conseguenza la possibilità di poter creare un network interessante in poco tempo”.

Siamo al primo ottobre del 2022: parte ufficialmente il Corso a Milano con te protagonista in aula. Cosa ti aspetti dal primo giorno di scuola?

“Non vedo l’ora di conoscere e instaurare amicizie con i miei futuri colleghi e le mie future colleghe di corso. Non vedo l’ora di rubare intellettualmente tutto quello che posso dai vari professionisti. Sarà bello tornare sui banchi di scuola, sono pronto”.