Riccardo Grandinetti, Studente della Digital Combat Academy a Milano

Siamo ufficialmente entrati nella settimana di inizio del Corso a Milano della Digital Combat Academy – il primo dopo il lockdown che ha colpito l’Italia fino al 18 maggio.

In quei giorni sembrava impossibile pensare che saremmo tornati a erogare formazione in aula entro la fine dell’anno, per di più in Lombardia, epicentro della pandemia in Italia.

Eppure ce l’abbiamo fatta e, in più, abbiamo incontrato tante persone speciali lungo il percorso. Persone con le quali condivideremo il percorso da sabato 3 ottobre 2020 a sabato 16 gennaio 2021.

Persone come Riccardo. Per voi, la sua storia.

Ogni edificio di successo riesce ad ergersi molto in alto perché ha delle fondamenta solide. Tu che rapporti hai avuto con i tuoi genitori, e quanto la relazione con loro ti ha reso la persona che sei?

“Se ogni edificio di successo ha delle fondamenta solide ciò che ha reso speciale il rapporto con i miei genitori è stato imparare a ricostruire dopo i terremoti mettendosi in discussione ed imparando dagli sbagli, mi sento davvero fortunato ad essere seguito da persone come i miei… loro sono i primi confidenti e i primi con cui discuto le mie incertezze ed insicurezze, non nascondo di aver avuto periodi di forte ribellione in adolescenza ed aver faticato ad affidarmi ai loro consigli, se non mi avessero aiutato a trovare la bussola probabilmente starei ancora girando per strade incerte, quando parlo di ”miei” mi riferisco anche alla mia cara sorella maggiore, quello che penso quando guardo la mia famiglia è la fortuna che ho ad avere un dialogo con loro e il fatto che questo sia reciproco tra tutti i componenti ed oltre che anche se distanti siamo tutti uniti in ogni avvenimento e questa non è una cosa per niente scontata, non è stato facile abbiamo lavorato tanto per arrivare alla serenità attuale investendo anche su noi stessi per imparare, ma ci siamo riusciti alla grande”.

Chi lavora nella comunicazione e nel marketing deve avere un pigli particolare, una certa capacità di relazionarsi. Tu che valore dai al networking e quanto ha impattato sullo sviluppo della tua carriera?

“Da bambino mi descrivono tutti come logorroico, col tempo ho capito quando posso liberare il flusso di coscienza e quando è meglio ragionare bene le parole. Crescendo mi sono interessato autonomamente a tecniche di comunicazione, linguaggio dei gesti, valutazione del grado di attenzione interlocutori scelta dei termini adeguati ad ogni situazione ostica per ottenere risultato, tecniche di motivazione personale, effetto dei colori sull’umore delle persone, tutto ciò spinto soltanto dalla mia curiosità e da un’ enorme empatia che sento verso il prossimo in generale. Il networking è sempre stato un mio talento a detta di chi mi ha conosciuto infatti finita la scuola mi sono catapultato quasi da subito nell’organizzazione di eventi partendo da semplice  promoter arrivando ad affittare insieme al mio vecchio team interi locali e chiamando da appositi booking ospiti di svariati generi musicali e fama riuscendo a guadagnare., ancora durante il mio anno londinese ho avuto modo di interfacciarmi con società come ”ACN” ed ”AMWAY”. Ritengo infine che l’esperienza per me più formativa nell’ambito della comunicazione sia quella da personal trainer, in quanto per riuscire a smontare convinzioni sbagliate e vizi delle persone e portarle su una strada del tutto diversa è una delle cose più difficili che abbia imparato.

Non vorrei peccare di presunzione ma mi ritengo un vero ”animale” sociale, ho dovuto imparare bene a scegliere le persone da frequentare in quanto spesso chi mi conosce tende a volermi rivedere e mi cerca e questo a volte può distrarre dai propri progetti se moltiplicato per piu’ persone che creano aspettative nell’amicizia… Fortunatamente ho capito l’importanza ed i benefici di una solitudine parziale in alcuni periodi delicati in cui bisogna rimanere concentrati e frequentare le persone che tutt’al più che chiederci consigli ci danno soluzioni. 

Amo anche tanto scrivere in quanto autore di testi e poesie e riesco a trovare frasi ad effetto con molta facilità, ho sempre scritto anche racconti e mi sono esibito su numerosi palcoscenici in improvvisazione rap e veri e propri live di miei brani inediti 

Se ci sono bambini che nascono con la passione per il calcio ed altri per l’arrampicata sportiva io sono nato col talento di esprimermi con qualunque mezzo mi diverta farlo, attirare l’attenzione di chi voglio ed arrivare sempre a più persone.”

In un mondo in cui l’università perde sempre più credibilità, resta saldo il valore della formazione come fonte di crescita personale. Tra accademia tradizionale e percorsi alternativi, che ruolo ha avuto la formazione nella tua vita?

“Sarò onesto nel dire che sicuramente non sono stato uno studente modello ma a discapito della mia formazione di maturità scientifica ho avuto sempre forte interesse per le materie letterarie che mi ha permesso di diplomarmi senza problemi.

Sono sicuro che il sistema scolastico tanto quanto quello universitario sia fondamentale ma allo stesso tempo organizzato male, si riempiono ragazzi di informazioni che per quanto possano concedere loro elasticità mentale non si troveranno a sfruttare nella vita reale. Credo bisogni far innamorare le persone e spingerle a dare tutto in poche cose e mirate tenendo conto di quelle che sono le nostre propensioni naturali e le nostre passioni e soprattutto non ci spiegano che nella vita bisogna ragionare per obbiettivi micro e macro.

La laurea resta e sarà sempre un mio pallino per una questione di completezza personale in quanto ho lasciato il percorso di scienze politiche a metà, penso che il sistema si adeguerà a questi cambiamenti che stiamo vivendo e quindi da un lato sono sollevato di non aver disperso i miei anni di massima energia bloccato in un posto e su un banco che non mi davano stimoli, non avevo le idee chiare come oggi in passato ed ho preferito iniziare a lavorare e viaggiare per farmi una mia visione concreta del mondo e vivermi le mie esperienze… credo la formazione accademica sia importante, ma non sufficiente. Uno degli aspetti positivi di internet che la gente spesso non vede è proprio la quantità di informazioni che ci vengono messe a disposizione in innumerevoli se non tutti i campi esistenti e questo è un enorme super potere.”

Se è vero che siamo la somma matematica delle esperienze che abbiamo vissuto, analizziamo allora quelle principali. Viaggi all’estero, lavori particolari, attività sportive. Quali sono le esperienze principali che dal tuo passato ti porti ancora nel cuore?

“Per quanto riguarda le attività sportive oltre a quella riguardante la pesistica per rispondere alla domanda mi soffermerò sulla mia esperienza ippica. 

Ho praticato questo sport per circa 10 anni dall’età infantile a livello agonistico e penso che il contatto con gli animali rende padroni di una sensibilità senza eguali. Dover comunicare con un animale così grande e maestoso e crescere nella natura sono stati per me un marchio di fabbrica indelebile che mi accompagnerà per tutta la vita. Sono sicuro che questo sport ha influenzato drasticamente la mia comunicazione non verbale in generale.

Di seguito sono felice di parlare del mio anno londinese che è stata una vera e propria avventura, si sa che spesso le esperienze negative sono quelle piu’ formative altrimenti sarebbe tutto troppo utopico e nella ”NY” europea ne ho viste e vissute di ogni tipo. 

Durante il mio soggiorno mi sono ritrovato a vivere in una casa abusiva a trafalgar Square con altre 7 persone. La tensione dentro quell’appartamento era alle stelle e ho dovuto sviare innumerevoli situazioni pericolose, conosco bene Londra e mi è entrata nel cuore… oltre ad una confidenza discreta con la lingua quello che ho imparato è gestire bene le emozioni negative in modo che non mi permettano di farmi sfuggire le soluzioni alle situazioni più spaventose, dopo essere uscito da quella situazione assurda in quella casa sono riuscito ad occuparmi  di immobiliare, gestivo una pagina Facebook per conto di un agente riuscendo ad ottenere ottime percentuali, lavorativamente questa è stata sicuramente la mia esperienza  più’ remunerativa e stimolante ed anche la più pertinente al corso in quanto per attirare nuovi seguaci e clienti cui fittare le stanze mi sono ingegnato con diverse strategie”.

Chi entra nei mari della Digital Combat Academy ha solitamente una bussola ben indirizzata. In quanto capitano della tua nave, dove ti vedi tra 2-3 anni come persona e professionista?

“Voglio essere una persona influente sul web direttamente o non, ed attraverso le mie azioni essere in grado di accumulare entrate anche da più’ direzioni che mi permettano di prendermi cura egregiamente di me stesso e della mia famiglia.”