Paolo Baronio, Studente della Digital Combat Academy a Milano

Paolo Baronio è tra i primi Studenti iscritti al nostro nuovo Corso a Milano di marketing digitale in partenza per ottobre 2022. Sotto la sua intervista.

La tesi di laurea è un momento importante per almeno due motivi. Da un lato celebra la fine di un percorso, dall’altro rappresenta un passo in avanti verso il mercato lavorativo. Tu come hai pensato di impostare la tua tesi e che strategia di avvicinamento del mercato immagini?

“Ho scelto di portare come tesi di laurea un progetto a cui tengo particolarmente a cui sto lavorando da qualche mese.

Riguarda la progettazione di un metodo di shopping personalizzato sull’utente utilizzando la scansione del volto. Credo infatti che in futuro ci avvicineremo ad uno shopping sempre più personalizzato avendo un’ esperienza diversa a seconda di chi utilizza una determinata app e/o ecommerce.

La strategia che voglio attuare è ancora in fase di costruzione, ma anche grazie ad una chiaccherata con Federico sta prendendo sempre più forma.

L’idea alla base è quella di utilizzare la tesi per poter entrare in contatto e ricevere valore da persone che lavorano in realtà connesse con il mio progetto, penso anche che la tesi come metodo di approcio può portare più interesse e coinvolgimento iniziale piuttosto che propormi e presentarmi come l’ennesimo ragazzo che ha un’idea da condividere.

Il primo passo sarà quello di ricercare in maniera intelligente persone che non solo lavorano in un’azienda che potenzialmente potrebbe utilizzare il prodotto, ma che ricoprono anche un ruolo influente e con una certa esperienza nel settore.

Mi piacerebbe infatti citare queste persone all’interno della mia tesi sicoome le considero fondamentali nel processo di ricerca e validazione dell’idea sul mercato.

Dedicherò gran parte dell’elaborato al processo di ricerca inziale del progetto, supportato anche dal mio relatore e professore di business design Pietro Pecchini membro dell’associazione business design Italia.

Lo scopo della tesi infatti è capire gli insights dal mercato cercando e creare una concreta proposta di valore e un solido modello di business.

Ritengo quindi che il sano scambio di idee che mi auguro di ricevere da chi ha esperienza nel settore, possa essere un tassello importante nello sviluppo del progetto.

Un altra parte fondamentale della strategia riguarda anche il post laurea, mi piacerebbe infatti cercare di instaurare un rapporto con le persone contattate con la possibilità di aprire anche delle porte lavorative in futuro tramite questa tesi”.

L’esperienza universitaria ti ha sicuramente portato del valore. Dalla comprensione teorica delle discipline alla connessione con colleghi e docenti. Nel complesso come giudicheresti il percorso accademico, tra pro e contro?

“Ho riflettuto diverse volte sul percorso accademico e tutto sommato la reputo un’esperienza positiva.

A livello di spiegazioni teoriche l’accademia mi ha un pò deluso, ma personalmente credo sia stata per me l’esperienza giusta nel momento giusto.

Questi sono i miei personali pro e contro dell’esperienza:

Pro:

– Il tempo: Per un altra persona potrebbe essere un contro ma prendermi 3 anni nei quali riuscire a coltivare e approfondire le mie passioni mi ha permesso di lavorare ai primi progetti senza troppi stress e/o aspettative.

– Le conoscenze: Credo sia in assoluto uno dei pro più grandi, conoscere e confrontarsi con compagni e professori è uno dei m, anche se purtroppo limitato dalla pandemia.

– Conoscenze orizzontali: Ampliare le mie conoscenze in diversi ambiti mi ha permesso di poter esprimere le mie idee con diversi collaboratori e figure professionali che ruotano intorno ad un progetto.

Oltre alla mia passione per il design e la creatività ho scoperto anche una parte di me più tecnica e organizzativa che oggi mi porta a lavorare anche come sviluppatore, riuscendo ad essere una figura professionale ibrida nell’eterna lotta tra sviluppatori e designer 😅

Contro: 

Professori:  Trovo l’idea di base dell’accademia di far insegnare a dei porfessionisti vincente, ho trovato però alcuni professori non sempre aggiornati e che trasmettessero passione, credo infatti che il vero valore aggiunto è quello spiegare il priorio metodo di lavoro e tips del mestiere, cosa che ho trovato raramente all’interno delle spiegazioni.

Struttura: La mia università a differenza di molti altri atenei è sviluppata in un singolo edificio che non prevede spazi aperti da condividere, questo unito al numero ristretto di alunni ogni classe ha un pò limitato la conoscenza e scambio di idee con altri ragazzi esterni alla classe”.

Lavazza, Talent Garden, Gummy Industries. Nomi importanti con cui sei riuscito a entrare in contatto per collaborazioni lato UI / UX. Quando hai deciso di aprire la tua partita IVA e come sei riuscito a portare a casa i tuoi primi lavori?

“Ho cercato sin dalle prime occasioni che mi sono capitate di buttarmi in nuove esperienze lavorative che mi stimolavano, uno dei primi lavori ad esempio è stato come fotografo per il ristorante nel quale facevo il barista a Londra, pur non avendo la giusta esperienza nella fotografia d’interni, si è rivelata invece una bella esperienza di crescita personale.

Ho iniziato a lavorare ai primi progetti come web designer grazie al supporto di mio zio che sviluppa software gestionali per diverse attività locali, scegliendo di aprire partita iva dopo il secondo anno universitario, quando il flusso di lavori mensili era effettivamente stabile e costante.

Mi trovo benissimo a lavorare come libero professionista ed è la modalità con la quale mi vedo in futuro, sento però la voglia di voler sperimentare anche diverse modalità di lavoro per capirne i pro e i contro. Mi piacerebbe infatti lavorare per un periodo in una design agency per studiarne i meccanismi e farmi consigliare da figure più esperte di me, per fare poi un altro periodo in una big tech per poter valutare anche li i pro e contro.

Come primo passo questo inverno ho sfruttato lo stage universitario contattando una design agency di Torino che lavora con brand importanti come appunto Lavazza e Mondadori, e grazie a loro ho avuto modo di collaborare un mese nel loro studio e lavorare a progetti ai quali difficilmente sarei potuto arrivare da solo. Togliendomi anche qualche soddisfazione lavorando con loro come libero professionista anche finito lo stage”.

Siamo al primo ottobre del 2022: parte ufficialmente il Corso a Milano con te protagonista in aula. Cosa ti aspetti dal primo giorno di scuola?

“Mi immagino tante nuove conoscenze interessanti e un bellissimo vibe, il tutto unito a quel pizzico di sana tensione che caratterizza sempre il primo giorno di una nuova esperienza educativa con un nuovo gruppo.

Avanti tutta!”.