Martina Foschetti, Studentessa della Digital Combat Academy a Roma
Il nuovo Corso a Roma della Digital Combat Academy in partenza per il 28 marzo 2020 parte con l’intervista alla protagonista di questa storia, Martina Foschetti.
Durante l’Università ha allenato le proprie competenze relazionali, e imparato a gestire gruppi di lavoro e project work – avendo un assaggio di quello che le aspetterà in sede lavorativa.
Felici di averla in aula, valorizzeremo la sua voglia di fare garantendole un ambiente stimolante per fare il salto di qualità che le serve per affrontare il mercato lavorativo con maggiore confidenza.
Se la carriera lavorativa fosse un’enorme foresta la preparazione universitaria potrebbe rappresentare il primo seme. A volte abbastanza forte da innescare un percorso di crescita, altre volte troppo debole per far germogliare alcunché. Rispetto alla tua confidenza nell’approcciare il mercato del lavoro, che giudizio complessivo daresti al tuo percorso Triennale e Magistrale alla Sapienza?
“Per me l’università è stata un’esperienza di vita positiva che sicuramente mi ha fatto crescere sotto ogni punto di vista, soprattutto relazionale. Ma il mio giudizio complessivo non è del tutto positivo. In Triennale l’approccio alle materie studiate è stato prettamente teorico, i professori non mi hanno mai fatto ‘assaporare’ il lato pratico che esiste in ogni disciplina e che è fondamentale per approcciarsi al mercato del lavoro.
Durante la specialistica in Organizzazione e marketing per la comunicazione d’impresa ho acquisito maggiori e approfondite competenze di comunicazione e marketing, ho lavorato a diversi project work, ma tutto ciò non è stato sufficiente. Alla fine del mio percorso di studi le mie aspettative non sono state soddisfatte del tutto; credo fortemente che l’università dovrebbe offrire ai propri studenti maggiori strumenti con cui affrontare la società di oggi, per farli distinguere nel complesso ed esigente mercato del lavoro”.
Scontate per molti, preziose per altri, le raccomandazioni su LinkedIn fungono da valida riprova sociale delle qualità umane e professionali di una persona. Sebbene ai tempi dell’università ci sia spesso l’illusione di non avere nulla per cui essere recensiti, in realtà, ci sono diverse finezze comportamentali da valorizzare. Giulia Fortino, ad esempio, ha tessuto le tue lodi su LinkedIn. Dove hai imparato a rispettare le scadenze e giocare di squadra?
“Nel contesto universitario, soprattutto durante gli ultimi due anni di magistrale, ho lavorato insieme ad alcuni miei colleghi a diversi project work. Fin da subito è stato importante fissare degli obiettivi da raggiungere entro un preciso periodo, al fine di realizzare un ottimo progetto. Credo che la prima caratteristica messa in risalto dalla mia collega faccia parte di me da sempre; mi ritengo una ragazza molto determinata, tenace e volenterosa. Mi assumo sempre le mie responsabilità in tutto ciò che faccio e, credo, che professionalmente questo sia un mio punto di forza.
Per quanto riguarda la seconda caratteristica, le esperienze universitarie mi hanno permesso di migliorare le mie competenze relazionali e di team work. Credo fortemente nel gioco di squadra dal punto di vista professionale: quando si crea una forte collaborazione tra i componenti di un gruppo, lo svolgimento del lavoro risulta assolutamente più semplice da affrontare”.
Pochi tra i candidati hanno una presenza effettiva su tutti e 4 i canali social di riferimento per noi, cioè LinkedIn, Instagram, Facebook e Twitter. Tu sei tra questi. In particolare su Instagram, grazie a delle immagini molto curate, sembri tenere fede all’hashtag #travel valorizzando i luoghi del mondo che hai visitato, e che offrono scorci magnifici. Se dovessi argomentare la tua strategia di utilizzo dei canali social personali, come la riassumeresti?
“Credo che attualmente i social siano strumenti fondamentali per dare un’immagine di sé, trasmettere contenuti che appunto ci rappresentano. Io sono presente sui 4 social ma non su tutti attuo una vera e propria strategia.
LinkedIn lo uso principalmente per lavoro: sul mio profilo ho messo in risalto le mie competenze personali e professionali, cercando di condividere contenuti coerenti con ciò che mi interessa. Facebook era inizialmente il social che aggiornavo quotidianamente e che ora è diventato uno strumento di pura informazione personale.
Su Instagram, invece, sono molto attiva: pubblico spesso le migliori foto dei miei viaggi, usando hashtag pertinenti e taggando pagine relative al settore ‘travel”. Quello che voglio creare ogni volta che mi trovo in un paese diverso è una sorta di diario di viaggio, in cui raccontare giorno per giorno la mia esperienza. È una strategia che ho messo in atto da poco tempo, per cui devo ancora crescere e migliorare. Infine, Twitter è il social che ho ‘abbandonato’, nel senso che lo uso in modo passivo e solo per scopi puramente informativi”.
Studiare è come lavorare: per raggiungere risultati bisogna avere chiari gli obiettivi in testa. Vale per un percorso formativo come il nostro, così per un progetto di strategia digitale rivolto a un’azienda. Se la meta è chiara, il percorso per arrivarci è più limpido. Concludiamo allora con la tua partecipazione alla Digital Combat Academy: cosa vuoi riportarti a casa dal corso?
“Sono molto entusiasta di partecipare al corso della Digital Combat Academy. Sicuramente sarà l’occasione giusta per poter crescere e migliorare professionalmente, acquisire competenze specifiche che, precedentemente, non ho avuto modo di approfondire. Spero che questo corso sarà un punto d’inizio che, in futuro, permetterà di farmi distinguere in un mercato del lavoro sempre più complesso e competitivo.