Marta Martinelli, Studentessa della Digital Combat Academy a Milano
Marta Martinelli è tra gli Studenti iscritti al nostro nuovo Corso a Milano di marketing digitale in partenza per ottobre 2022. Sotto la sua intervista.
Liceo scientifico, triennale in mediazione linguistica, specialistica in turismo internazionale. Qualcuno potrebbe definirlo un percorso di studio schizofrenico. Tu che interpretazione gli dai invece?
“Il mio percorso di studi visto da fuori può effettivamente sembrare molto strano, fatto di voli pindarici ma in realtà c’è un filo rosso che collega il tutto. Partiamo dal mio primo importante step, il liceo scientifico, scelto non per passione della matematica anzi, ma per la voglia di non classificarmi in una scuola tecnica che da un lato si mi avrebbe già dato, al termine degli studi un attestato, ma avrebbe un minimo segnato, io invece volevo semplicemente avere una buona preparazione per l’università, essere pronta per affrontare lo studio universitario e l’organizzazione. Poi la scelta di mediazione linguistica, fatta anche lì per la passione per le lingue e per la voglia di affrontare più argomenti senza classificazioni, infatti la prima spiegazione che diedero i professori alla domanda “Qual è la differenza tra scienze della mediazione linguistica e lingue?” fu proprio “Con la prima potete fare tutto tranne insegnare, con la seconda potete solo insegnare”. In tre anni di mediazione linguistica, infatti, ho studiato e applicato le tre lingue in 3 ambiti principalmente: aziendale, turistico e pubblicitario; questi tre ambiti venivano sviluppati sotto più forme, la traduzione (per poter essere traduttore) e la mediazione turistica (per essere mediatore). Programmazione turistica fu invece scelta come mia magistrale in quanto dal secondo anno di mediazione, studiando la lingua in ambito turistico, capì la mia grande passione per i viaggi e per l’organizzazione in sé, così decisi di capire come si sviluppa e lavora questo mondo, senza però abbandonare nel mio tempo libero la passione per la lingua in ambito aziendale e pubblicitario”.
Voglia di fare e lavorare non ti è mai mancata. Qual è il lavoro più difficile che ti sei ritrovata a fare e cosa ti sei riportato a casa da quell’esperienza?
“Il lavoro più difficile che mi sono ritrovata a fare è il mio attuale lavoro, il commerciale, per il quale ho tra l’altro studiato. Il punto è che con la mia triennale studi la lingua in ambito aziendale, ti occupi di fare una trattativa in azienda e tutto il resto, ma poi quando entri nel mondo del lavoro e vai a mettere in pratica ciò che hai studiato la situazione cambia. In primo luogo perché ogni azienda ha una sua storia, un suo modo di lavorare e un suo background, quindi le mie conoscenze teoriche vanno sicuramente bene, ma non sono mai sufficienti. C’è sempre da imparare, non bisogna mai credere di essere arrivati perché il punto di arrivo non esiste; tutto insomma è una continua crescita e conoscenza. La continua voglia di conoscere, ecco cosa mi sto riportando a casa. Non nego che a volte è difficile, come non nego che penso magari che sia meglio andarmene da quel luogo, ma penso anche a come io stia crescendo sia professionalmente sia personalmente; entrare in un ambiente così grande come la mia azienda è sicuramente una grande fortuna da sfruttare al meglio”.
Una commerciale che si lancia nel marketing digitale. No, non è un altro atto di schizofrenia, stavolta professionale: è il desiderio di chi vuole comprendere meglio un perimetro professionale utile nella modernità. Cosa ti interessa di questa disciplina nel concreto?
“Il marketing digitale è per me un mondo totalmente nuovo, del quale non conosco nulla, ma credo anche che tutto abbia un filo rosso o per lo meno io l’ho trovato nel mio percorso. Come già detto, grazie a mediazione linguistica posso lavorare in più ambiti, come per esempio nel mondo delle traduzioni. La mia triennale ha però un lato negativo non indifferente, ossia non studiamo la lingua in ambito digitale, cosa che ad oggi credo sia fondamentale; inoltre anche nei vari corsi a scelta da frequentare non si ha quello di marketing digitale, o comunque almeno qualche materia che possa fornire un minimo di strumenti per lavorare nel mondo digitale con le lingue. Nel 2022 però se parliamo di traduzioni, parliamo indirettamente anche di social; quindi, come si può lavorare senza sapere?Il digitale, infatti, ci circonda e credo che sia necessario conoscere come ci si muove all’interno di questo mondo. Devo essere pronta per le mie traduzioni, e credo che sia sempre importante conoscere ed ampliare le proprie conoscenze, mai fermarsi all’apparenza di quello che forse non c’entra nulla con il nostro percorso di studi.Concretamente quindi mi aspetto di ricevere una buona base e degli strumenti che mi permettano di lavorare e gestirmi all’interno di questo mondo che giorno dopo giorno sta diventando sempre più fondamentale per noi e per il nostro futuro”.
Siamo al primo ottobre del 2022: parte ufficialmente il Corso a Milano con te protagonista in aula. Cosa ti aspetti dal primo giorno di scuola?
“Probabilmente sarò quella con meno conoscenze di tutti, quindi ho molta paura ma ho anche una grande aspettativa.Credo che apprenderò molto dalle varie lezioni, dai docenti ma in particolar modo dai miei compagni di classe che saranno sicuramente per me fonte di grande ispirazione e conoscenza; ogni minimo dettaglio e nuovo concetto sarà sicuramente qualcosa che andrà ad arricchire la mia persona. Mi trovo immersa in un ambiente totalmente nuovo, molto stimolante ma al tempo stesso che mi mette paura per la poca conoscenza che ne ho alle spalle, ma sarà proprio questo a spingermi a fare sempre di più”.