Marketing Digitale, 5 Tipi di Organizzazione in cui Lavorare

Il marketing digitale è una somma articolata di discipline professionali che consente alle persone di supportare le aziende nella vendita online di prodotti e servizi. Tra queste discipline troviamo materie come social media, SEO, advertising online e tante altre.

Se infatti la comunicazione è l’arte del raccontare storie, il marketing rappresenta principalmente l’arte del vendere. Le due funzioni – comunicazione e marketing – spesso si sovrappongono, sebbene abbiano obiettivi differenti, e vengono declinate in modo diverso a seconda dell’impresa.

Ipotizzando, dunque, che il lettore di questo contenuto non stia sviluppando una carriera come freelance – ovvero come libero professionista – esistono fondamentalmente 5 tipologie di organizzazione in cui la persona potrebbe declinare le proprie competenze digitale.

Saper fare le cose, infatti, è importante tanto quanto comprendere il contesto in cui tali competenze devono essere applicate. Le dinamiche interne ai diversi tipi di impresa sono molto diversi tra di loro. Sottovalutarli, significa avere una visione limitata del mercato del lavoro.

Per inverso, comprendere le differenze tra i diversi perimetri professionali nel settore digitale consente alla persona di sviluppare un percorso di carriera che, di esperienza in esperienza, corrisponda sia alle sue reali competenze sia alle sue prospettive di crescita.

Provando a iper semplificare, il mercato del lavoro si distingue dunque in 5 macro categorie: le aziende, le agenzie di comunicazione, le società di consulenza, le startup e le big tech. Ognuna di queste 5 tipologie di organizzazione presenta caratteristiche peculiari, qui sotto riassunte.

INDICE

AZIENDA

Immaginate di essere appassionati del settore food e di voler trovare lavoro per un’organizzazione che opera nel settore. Il livello di preparazione tecnica richiesto sarà inferiore rispetto a quello di un’agenzia di comunicazione, ad esempio, ma vi verrà richiesta maggiore orizzontalità.

Chi sviluppa un percorso di carriera in azienda, infatti, tende a padroneggiare le meccaniche della propria industria di riferimento ma non presenta un profilo specialistico rispetto a una singola disciplina. Questo perché l’organizzazione richiede la capacità di svolgere più attività insieme.

Dovrete imparare a comprendere le dinamiche di politica relazionale che guidano i rapporti in azienda, stando attenti a rispettare i diversi livelli di gerarchia senza scavalcare nessuno sapendo che in un contesto strutturato molti processi sono collaudati e vanno seguiti.

Il vostro avanzamento di carriera sarà ancorato alla seniority più che alle performance, ma starà a voi crearvi lo spazio interno per crescere, acquisire nuove competenze, e stringere connessioni con gli stakeholder interni ed esterni all’azienda per crearvi un bel network nell’industria.

Vi verrà anche richiesto di saper gestire o comunque relazionarvi con fornitori esterni, ad esempio agenzie di comunicazione che realizzano per voi attività specifiche sul digitale tipo la realizzazione del sito web, la produzione dei contenuti creativi o la gestione delle campagne pubblicitarie.

AGENZIA DI COMUNICAZIONE

Immaginate di voler lavorare in contemporanea su più clienti e dunque cercare un’opportunità all’interno di un’agenzia di comunicazione. A meno che non abbiate la seniority per lavorare come strategist, cercherete di sviluppare un percorso in verticale su una singola funzione.

Potreste decidere di posizionarvi come talento in erba dei social media se avete competenze creative e di copywriting, come professionista della SEO se padroneggiate la scrittura e i dati, o ancora potreste intraprendere la via della pubblicità online se avete fiuto per i numeri e la psicologia.

In agenzia, verrete messi a lavorare su più clienti in contemporanea. Da un lato questa cosa vi stimolerà perché nella stessa giornata ragionerete su problemi differenti, dall’altro vi costringerà ad aumentare la capacità di gestire molteplici progetti e rispettive deadline in contemporanea.

Lavorerete con team multidisciplinari interni all’agenzia in cui ognuno si occupa in verticale di un’attività, e potrete imparare gli uni dagli altri. Potrete specializzarvi su specifiche industrie – come il fashion o il pharma – o restare orizzontali lavorando su clienti di tutti i tipi.

Ricordate infine che esistono molteplici sottocategorie di agenzia, e spesso dipendono dal background dei fondatori. Le agenzie di digital PR hanno spesso a capo ex giornalisti, le agenzie di performance marketing hanno ex advertiser, quelle creative hanno ex manager e direttori creativi etc.

SOCIETÀ DI CONSULENZA

Immaginate in questo caso di voler fornire supporto sempre a più clienti in contemporanea ma a un livello superiore di interlocuzione, appunto quello della consulenza. Vi verrà richiesto di presentare capacità maggiormente strategiche e soprattutto forti doti relazionali. 

Questo perché nella consulenza bisogna sapersi presentare. Essere iper specializzato in una disciplina risulta del tutto vano se il cliente non comprende la natura delle spiegazioni, non sviluppa un rapporto di fiducia col consulente e non rispetta le sue indicazioni strategiche.

Fanno parte di questo gruppo sia le società che forniscono consulenza di business e hanno dipartimenti digitali, sia le società che si occupano di consulenza nella comunicazione e nel marketing, e dunque richiedono competenze digitali di base a chiunque operi nell’organizzazione.

Il livello di complessità tenderà a salire perché a differenza delle agenzie di comunicazione, che spesso si occupano unicamente della parte operativa o fanno strategia per singoli campagne, la società di consulenza affianca il top management dei clienti per progetti più complessi e duraturi.

Farete parte di una struttura rigida come le aziende, e non flessibile come le agenzie di comunicazione e le startup, ma avrete modo di crescere come professionisti in grado di sedere a tavoli di lavoro con dirigenti aziendali e comprendere il funzionamento delle aziende ad alto livello.

STARTUP

Immaginate di voler abbracciare un contesto giovane, dinamico e dal futuro ancora tutto da scrivere: questa è la startup. Vi verrà richiesto soprattutto di credere nel progetto, palesare entusiasmo di fondo e accettare la sfida di sviluppare le vostre competenze una volta entrati.

Dovrete accettare l’idea che la maggior parte delle startup falliscono dopo pochi anni o perché l’idea di base non era sostenibile sul mercato o perché frizioni interne hanno spaccato la visione di base dei founder. In entrambi i casi, avrete maturato un’esperienza non trovabile altrove.

Sarete infatti lasciati liberi nella maggior parte dei casi di sperimentare strategie e tattiche spesso impossibili da replicare in contesti più strutturati come aziende affermate sul mercato. Da un lato vi farà sentire liberi di sbagliare, dall’altro vi farà mancare una guida dall’alto.

I founder o i manager della startup, infatti, saranno figure a cui vi potrete rivolgere in modo limitato per ricevere indicazioni sul lavoro da svolgere. L’assenza di un’organizzazione ordinata, processi collaudati e profili di alto livello farà sì che ogni risorsa debba spesso operare in modo autonomo.

Quasi tutto quello che imparerete sarà per esperienza diretta sul campo, più che per assimilazione da qualcun altro. Avrete un punto di vista privilegiato sul business: quello in cui un’organizzazione sta affermando la propria identità e ogni componente, compresi voi, ne siete parte attiva.

BIG TECH

Immaginate di voler lavorare all’interno di un colosso del tech e sentirvi pronti per applicare a un ruolo junior o mid-level. Vi verrà richiesto un profilo ben definito in cui competenze operative si mischiano a quelle strategiche sia lato digital (marketing) che lato business (sales).

Entrerete a far parte di un’organizzazione molto complessa in cui dovrete comprendere in modo chirurgico come utilizzare gli strumenti, seguire i processi e capire le funzioni. Una volta mappato il vostro ruolo sulla scacchiera, starà a voi muovere le pedine a piacimento.

Avrete libertà di azione in termini di innovazione perché la struttura aziendale sposa l’intrapreneurship, cioè la spinta imprenditoriale interna. Avrete margini di manovra sullo sviluppo della carriera, scegliendo che direzione dare al percorso sulla base delle opportunità disponibili.

Come per le società di consulenza, anche qui vi verrà richiesta la capacità di saper stare al mondo, cioè di sapervi comportare in modo professionale con clienti di ogni forma e dimensione. Dovrete anche palesare solide competenze collaborative coi colleghi, talenti di buon livello come voi.

Avrete un punto di vista particolare sul mercato del lavoro digitale, perché sarete all’interno delle organizzazioni che muovono l’intera industria con i loro prodotti e servizi digitali. Semplicemente, vedrete come funzionano social media, motori di ricerca e piattaforme pubblicitarie dall’interno.

CONCLUSIONI

Non esistono scelte giuste o sbagliate nella carriera: esistono solo scelte informate. Importante è in qualunque fase della vita – sia se state cercando un primo lavoro sia se state pensando di cambiare quello attuale – è comprendere dove siete nella carriera e dove volete arrivare.

Potreste decidere di investire tutta la vita in uno di questi 5 tipi di organizzazione, sperimentarli tutti o testare una combinazione tra questi. Potreste prediligere alcune tipologie di imprese in una fase iniziale del percorso e altre nelle battute successive della carriera.

Importante è sapere quali sono le opzioni presenti sul mercato, cosa cercano le organizzazioni dai talenti e come voi potete posizionarvi ai loro occhi per restituire un’immagine fedele delle vostre capacità e al contempo fare breccia in una realtà che reputate possa farvi avanzare nella carriera.