Marco Severini, Studente del Corso di Marketing Digitale a Roma

Non è la prima volta che accogliamo Studenti del DAMS. Come quelli di Comunicazione, anche coloro che provengono da questo percorso di studi vivono un’esperienza universitaria molto altalenante. Grandi stimoli intellettuali da un lato, scarsa pratica sul campo dall’altro.

Ebbene, Marco Severini arriva in casa della Digital Combat Academy proprio per integrare la sua formazione accademica e, soprattutto, per attaccare l’industria cinematografica. Felici di averlo a bordo, lo aiuteremo in questa missione.

Scienze della Comunicazione è la Facoltà più screditata nell’immaginario collettivo – ma anche il DAMS gioca la sua partita. Armato di realismo e spirito critico, dacci una tua panoramica circa i pro e contro di questa Facoltà. Cosa ti senti di lodare, e cosa invece cambieresti?

“Le facoltà umanistiche hanno come pregio quello di dare un bagaglio culturale molto ampio e completo. Il DAMS da questo punto di vista non mi ha deluso, bisognerebbe aumentare gli esami dedicati all’indirizzo di studio preso come per esempio in cinema e nuovi media fare solo esami riguardanti quelle categorie.

Come tutte le facoltà universitarie anche il DAMS è prettamente teorico con eccezione di qualche laboratorio, quello che molti studenti vorrebbero da questa facoltà è una preparazione più pratica e sul campo visto che il mondo cinematografico, teatrale e musicale è un mondo che si basa soprattutto sulla pratica”.

David Colangeli non è solo un nostro Docente. Rappresenta uno dei pilastri della formazione moderna in Italia, una formazione per certi versi pragmatica ma istrionica, basata sull’esperienza diretta ma al contempo condita da una personalità evidentemente lontana dai canoni del Docente vecchio stampo. Come lo hai conosciuto e – momento spoiler – per caso hai delle collaborazioni in ballo con lui?

“Ho avuto la fortuna di conoscere David nel 2016, già lo avevo nella mia lista amici Facebook, negli anni precedenti l’ho sempre visto ai concerti indie a Roma però ancora non c’eravamo conosciuti. Dal 2016 in poi, partecipando alla stessa community (Diesagiowave) e avendo a Roma creato un gruppo comune di amici abbiamo affinato il nostro rapporto. In teoria abbiamo una collaborazione in ballo ma è ancora tutto da confermare”.

L’industria dell’arte si compone di magia e inganno, di poeti e di impostori. Dalla televisione al cinema, passando per il teatro e la musica, l’industria artistica può risultare affascinante per un giovane armato di belle speranze. Di tutte le ramificazioni di questa industria, quale settore ti intriga maggiormente e quale invece vedi sulla via del declino?

“Mi piacerebbe lavorare all’interno dell’industria cinema, nel settore della produzione e della distribuzione, cercare di ringiovanire e svecchiare questa industria in mano a ormai dirigenti e produttori con idee vecchie ma soprattutto che non sanno muoversi nell’era digitale. È pieno di giovani pronti, capaci e con idee innovative che non posso fare nulla a causa del potere di pochi anziani.

Con questo non voglio dire che i vecchi non devono più lavorare all’interno dell’industria cinematografica, tutt’altro, cercare di rinnovare insieme una delle eccellenze italiane che dagli anni ’90 ha avuto un declino. In questi ultimi anni ci sono stati molti passi avanti, una sorta di rinascita del cinema italiano ma nulla di costante, piccole scintille all’interno di un mercato statico”.

La Digital Combat Academy ti fornirà un set di competenze e network che accelererà il tuo percorso professionale. Guardando al team di Docenti, alle materie insegnate, e agli sbocchi lavorativi, descrivici il tuo scenario ideale. Dove ti vedi da qui a 2 anni e, soprattutto, come possiamo aiutarti a concretizzare questa visione?

“Ho scelto la Digital Combat Academy perché mi sembrava la scuola adatta al mio percorso futuro. Vorrei ampliare il mio bagaglio di competenze digitali e averne nuove nella sfera professionale. Tra 2 anni grazie a queste competenze riuscirò a muovermi nei campi da me scelti, vorrei poter migliorare l’industria cinematografica partendo proprio dalla comunicazione digitale. Con le competenze che imparerò sicuramente riuscirò a muovermi in maniera competente non solo nell’industria cinema ma anche a collaborare con altri campi. Il mio scenario ideale sarebbe quello di creare una mia casa di produzione”.