La sottile linea del Networking tra Relazione e Connessione

– Articolo di Annalisa Milani –

Nei momenti più importanti della tua vita, quelli in cui ti sei trovato di fronte ad un ostacolo apparentemente insormontabile oppure nella condizione di dover prendere una decisione, ad esempio, quando hai scelto l’Università in cui iscriverti, il percorso professionale da intraprendere, l’azienda in cui fare la prima esperienza lavorativa o quando hai deciso di abbandonare la tua comfort – zone per dedicarti ad una nuova avventura.

In tutte queste circostanze, hai tirato in aria una monetina o ti sei confrontato con le persone intorno a te?

Come in un circo la rete protegge ed abbraccia l’acrobata in difficoltà, così le relazioni umane si stringono intorno a noi per darci sostegno. Ci rendiamo conto che molte cose possiamo farle da soli, ma per tante altre sono fondamentali gli altri.

Se sei in grado di porti in una condizione di ascolto, riesci ad accorgerti che siamo tutti interconnessi e che, dietro un abbraccio, uno sguardo, una stretta di mano, non si celano altro che storie. Storie di persone, di esperienze, di passaggi obbligati che per quanto differenti ci accomunano tutti.

Questo vuol dire fare networking: intrattenere rapporti, alimentare connessioni, scambiare informazioni online e offline per aumentare esponenzialmente le opportunità di apprendimento, di sviluppo e di collaborazione. Significa costruire reti personali, professionali, di interscambio di informazioni.

Ma quando fare rete?

Università

Le Università non sono fatte soltanto di lezioni, studio matto ed intense sessioni di esami. Le Università insegnano ad analizzare, comunicare e collaborare, abilità sempre più importanti all’interno della società civile e dell’ambiente professionale. Malgrado tutti i problemi e le mancanze dell’istruzione universitaria, molto spesso, sono questi i luoghi in cui si impara ad essere adulti responsabili e soprattutto pensatori critici e creativi.

Le grandi opportunità che offrono i poli universitari, infatti, si racchiudono in due parole: tempo e spazio, per conoscere se stessi e soprattutto gli altri. Rappresentano il primo step per mappare le persone che si conoscono e gli ambienti annessi: colleghi, professori, assistenti, esperti che vengono a lezione, associazioni, figure aziendali.

Generalmente questo è il primo e più utile livello per esercitarsi in modo sereno a raccontare la propria esperienza, capire cosa e quanto si è in grado di offrire, valutare i propri obiettivi, avere dei metri di paragone, farsi consigliare e soprattutto ricevere in modo naturale nuovi contatti.

Il percorso universitario non ti porterà ad essere assunto il giorno dopo la discussione di laurea, ma ti permetterà di capire come muoverti: ti darà un metodo e ti insegnerà l’importanza del network e delle relazioni.

Mappa degli eventi

Per migliorare e migliorarsi è importante continuare ad aggiornarsi e ampliare il proprio know-how scoprendo nuovi temi interessanti, indagando mercati inesplorati e curiosando tra le novità. A tal proposito, è utilissimo partecipare agli eventi: incontri organizzati dalle Università con esperti o imprese, convegni, congressi, fiere e/o appuntamenti di settore, attività promosse dalle riviste specializzate e organizzate in contesti nazionali ed internazionali, presentazioni di libri, tavole rotonde, workshop.

Insomma, le occasioni per ascoltare chi ha più esperienza di noi, fare conversazione e domandare un consiglio non mancano. Personalmente, è stato proprio attraverso la partecipazione ad eventi di settore che ho conosciuto alcuni dei miei mentori e molte delle persone con cui oggi lavoro. Un esempio su tutti, la conoscenza con Federico Sbandi e Fabrizio Milazzo, incontrati in occasione dell’inaugurazione di uno spazio di coworking a Latina. A partire da quel giorno tante le relazioni che si sono intrecciate e che mi hanno portato ad arricchire la mia rete. Dunque, l’evento non serve soltanto ad acquisire nuove nozioni o spunti creativi, il valore più grande si cela nelle persone.

Formazione

Oggi più che mai siamo ciò che connettiamo e, forse, l’aspetto più complesso nel costruire una rete è scegliere cosa porre in relazione. Questa lezione l’ho capita seguendo i corsi della Digital Combat Academy. Parlo al plurale perché il mio percorso nella Scuola è iniziato nell’Aprile 2018. Interrotto da un incidente, ho ripreso l’avventura quest’anno e, settimana dopo settimana, mi sono resa conto di aver cambiato prospettiva e propensione.

Quando decisi di iscrivermi la prima volta, avevo come obiettivo quello di acquisire tutte quelle competenze pratiche che l’Università non mi aveva dato, per cui ciò che assimilavo e su cui mi concentravo era volto ad incrementare le mie skills. Non mi rendevo conto, invece, che il capitale più importante che stavo acquisendo erano le persone: da quei banchi sono nate amicizie e collaborazioni, ma soprattutto confronti e relazioni fondamentali nel momento del bisogno.

Forte di questa consapevolezza, oggi, punto a costruire relazioni autentiche sia con i miei compagni che con i docenti. In che modo? Prima di tutto aiutando gli altri perché condividendo ho capito di poter imparare molto di più.

Mondo del lavoro

I più grandi uomini d’affari sono arrivati alla vetta grazie alla loro capacità di fare networking, di creare una rete raccogliendo contatti e costruendo legami. Oggi abbiamo tante nuove opportunità per creare relazioni di valore sia online che offline. Se stai entrando adesso o sei già inserito nel mondo del lavoro, puoi iniziare a fare networking partendo dalla tua stessa azienda.

Uscire con i colleghi per un aperitivo dopo l’orario di lavoro, seguire dei corsi insieme, partecipare alle cene aziendali, agli eventi di team building e così via, ti farà apprezzare tante sfaccettature che potenzialmente sul posto di lavoro non riescono ad emergere. Conoscere meglio le persone con cui si collabora permette di dar vita a rapporti più stretti tali per cui magari, in futuro, un ex collega con cui in passato hai lavorato davvero bene, farà il tuo nome nella sua nuova azienda. Molte delle relazioni che intrecciamo, infatti, possono manifestare la loro utilità concreta in un secondo momento, quando c’è bisogno di quella specifica competenza o di quel contatto che la persona con cui abbiamo un buon rapporto ci può procurare.

Il networking, dunque, è un’attività che ha per protagoniste le persone, che sono poi quelle che gestiscono i destini delle aziende, e ha come pilastri chiave la fiducia e il rispetto reciproco. Un’attività che punta su interazione ricche, corrette e proficue. Per trovare i contatti giusti, bisogna in primo luogo definire il nostro personal brand e capire chi siamo e dove vogliamo andare, così da poter selezionare i nostri compagni di viaggio. Fare networking vuol dire dedicare tempo, attenzione e cura ai propri contatti. Si tratta di un investimento impegnativo, ma produttivo.

Oltre la connessione, si tratta di costruire la relazione.

– Articolo di Annalisa Milani –