La comunicazione, i social network e la televisione.

La loro evoluzione e i cambiamenti che dovranno essere attuati per non perdere l’attenzione del pubblico.

Articolo di Massimiliano Muscio

Mi ricordo ancora quegli anni in cui i social network non avevano quell’importanza che ricoprono oggi. Nei primi 2000 un certo Mark Zuckerberg aveva messo le basi per fondare quello che ora conosciamo come Facebook. 

Un social pensato inizialmente per permettere a studenti che vivevano in campus universitari, di conoscersi meglio ed infrangere quelle barriere che di persona risultano essere insormontabili.

Ad oggi, invece, questo strumento viene utilizzato come principale mezzo di comunicazione a livello organico e paid da parte di diversi brand. 

Giusto per fornirvi qualche dato (ottenuti grazie alla piattaforma Statista) che permetta di capire meglio lo scenario di cambiamento che abbiamo e, sicuramente, continueremo a vivere, Facebook nel 2020 è stato il social network con più utenti attivi (in termine tecnico questi vengono definiti MAU | Monthly Active Users): oltre due miliardi e mezzo; generando un ricavo – sempre nel 2020 – di oltre 29 miliardi di dollari statunitensi.

Tutte queste informazioni, mi permettono di creare l’incipit per l’argomento di cui voglio parlare: l’evoluzione dei social network e i cambiamenti sulla tv lineare.

Come sono cambiati i mezzi di comunicazione di oggi?

Come sappiamo, la comunicazione in questi ultimi anni ha fatto passi da gigante, specie in un settore non proprio avvezzo a modifiche: la TV. Questo medium si è trovato ad affrontare una trasformazione quasi obbligatoria per cercare di restare al passo con i tempi: diventare un comunicatore attivo quando – in realtà – fin dalla sua nascita è stata un comunicatore passivo.

Ad oggi, grazie alla tecnologia, questo mezzo ha fatto passi da giganti permettendo la creazione di piattaforme digitali che consentono gli utenti di selezionare il contenuto che più gli interessa nel momento a loro più congeniale. Sto parlando di piattaforme come Netflix e Amazon Prime Video, colossi nel settore dell’intrattenimento e che ormai, grazie ai loro contenuti originali, sono diventati dei veri e propri competitor della TV lineare.

I format televisivi, e non solo questa tipologia di contenuti, hanno cercato di “avviare una comunicazione” cross-mediale promettendo un’esperienza sempre più interattiva agli utenti che decidevano di guardare la televisione. Diversi gli esperimenti tentati, utilizzando diversi social network: Twitter e Facebook, sono solo alcuni di quelli più utilizzati. Questi però non hanno ottenuto gli effetti desiderati.

Se da un lato i mezzi di comunicazione hanno subito un cambiamento, lo è stato sicuramente anche per gli utenti che ne usufruiscono.

Piattaforme come YouTube e Twitch negli ultimi anni stanno rubando sempre più la scena grazie all’engagement che riescono ad ottenere dai loro utenti, e la quantità di ore che questi passano su questi social sono sempre di più. 

Come mai queste piattaforme riescono ad attrarre un numero sempre maggiore di utenti?

Negli anni, il formato che viene più utilizzato per comunicare sui i social network, è il video. Contenuto che se realizzato con la giusta grammatica, permette di ottenere più engagement da parte del pubblico. YouTube e Twitch hanno permesso grazie alle loro funzionalità “live” di intrattenere sempre più persone dando loro la possibilità di seguire un content creator che mentre crea contenuti per la sua community, intrattiene lo stesso parlando ed interagendo con loro.

Che futuro aspetta la televisione lineare?

Tutti questi cambiamenti, alimentati in modo considerevole anche dal Covid-19, portano il mio pensiero all’evoluzione della TV. Questa dovrà riuscirci per non soccombere a player che stanno sempre più catturando l’attenzione degli utenti. 

Per questo, il futuro dei diversi broadcaster televisivi italiani, risiede nel mezzo di comunicazione attivo. 

Volendo entrare un po’ più nello specifico, non credo sia sufficiente adoperare la strategia dei colossi di cui sopra.

Creare delle semplici piattaforme streaming, in cui l’utente può scegliersi i contenuti a lui più consoni non credo sia l’evoluzione fondamentale per trovare e catturare l’attenzione di nuovi utenti; senza contare che queste piattaforme non possono essere considerate completamente dei “comunicatori attivi”.

Per questo, credo che sia necessaria una evoluzione radicale, prendendo in considerazione quei social network che ad oggi hanno cambiato il panorama comunicativo tra utenti.

Quale migliore piattaforma di YouTube e Twitch per provare questo esperimento?

Sono convinto che utilizzando questi social, i broadcaster riuscirebbero tranquillamente a trasmettere contenuti di qualità attraendo anche un pubblico eterogeneo.

Questi cambiamenti aiuterebbero sicuramente la televisione sia a reinventarsi sia a diversificare il loro contenuto avendo ulteriori fonti di introiti.

Ecco, in questo articolo non vi ho solo parlato di un argomento che mi sta molto a cuore, ma soprattutto di quello che vorrei fare come lavoro nel prossimo futuro. Lavorando a stretto contatto con il mondo del Digital Marketing e di quello televisivo mi sono accorto di come quest’ultimo abbia bisogno di cambiare le proprie “abitudini” ed è proprio grazie alle mie esperienze che mi piacerebbe aiutare un vecchio mezzo di comunicazione a trasformarsi in quello che, sono sicuro, un mezzo che cambierebbe completamente le abitudini della maggior parte dei consumatori.

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