Fortunato Sculli, Studente della Digital Combat Academy a Milano
C’è un aspetto positivo non da poco nel lanciare le interviste dei nostri Studenti quando il percorso di formazione è già iniziato. Si tratta ovviamente del fatto di averli conosciuti, di persona, e avere avuto un primo assaggio dal vivo di che pasta sono fatti.
Di Fortunato Sculli possiamo dire tanto, e bene, per via del primo punto di contatto stabilito con lui durante la lezione dello scorso sabato.
Da un lato parliamo di una persona evidentemente dal cuore grande, in linea agli standard di chi lavora come insegnante e viene dal Sud. Dall’altro abbiamo a che fare con un professionista attento, armato di fine spirito critico, e pronto ad affondare il colpo se necessario.
Felici di averlo in classe, sentiamo che ci aspettano 3 mesi – e non solo – di intensa conoscenza. Dentro e fuori dall’aula. Per voi, la sua intervista.
Ti incontriamo nella città di Milano, ma il tuo percorso inizia a Messina – più precisamente presso l’Università degli Studi di Messina. Qui conquisti la tua laurea magistrale presso la facoltà di economia, e inizi un percorso che ti porterà fino al nord. Restiamo focalizzati sui tempi del tuo percorso accademico: cosa ti sei riportato a casa da quegli anni e quanto è stato difficile lasciare quella terra
“Tu mi chiedi di raccontarti del periodo universitario di Messina, ma in realtà il mio percorso di crescita inizia ben prima, precisamente quando avevo 16 anni a Venezia alla scuola militare Morosini. Lí ho imparato a cavarmela da solo, ad essere sempre pronto a condividere e la consapevolezza che volere e potere. L’università in seguito mi ha dato le conoscenze e competenze nel settore economico, ma non solo, infatti non mi sono sottratto ad alcuna sfida o esperienza nuova che si prospettava, sono stato al consiglio di facoltà e sono stato protagonista attivo di numerose competizione politiche, un’altra esperienza rilevante è stata quella dell’organizzazione di eventi, ho infatti organizzato per due intere stagioni serate universitarie nelle più belle e prestigiose discoteche della zona”.
A questo punto parte la tua carriera, inizialmente presso CAF Italia e poi, fino ai giorni nostri, presso SVR Consulting e il Liceo Scientifico Paolo Frisi. Accompagnaci nei primi momenti di sbarco nel mercato lavorativo. Come sei arrivato a Milano nel 2015, e come hai creato le tue prime opportunità di lavoro?
“Il passo successivo è stato Milano. Già da universitario collaboravo con diverse sigle sindacali. In questo mondo ho mosso i primi passi nella materia fiscale e previdenziale. In Calabria collaboravo con un commercialista che aveva degli uffici a Milano, il quale proprio in quel periodo voleva cedere uno dei suoi uffici, a quel punto capii che quella era l’occasione per raggiungere il capoluogo lombardo. Coinvolsi degli amici e colleghi che avevano i miei stessi obiettivi, e che sono tutt’ora i miei soci, e da allora è stata un’avventura che continua tutt’ora. L’altra mia passione, della quale ne ho fatto un mestiere, è la formazione. Sono stato docente in diversi istituti tecnici e formatore professionale. Oggi ho coniugato le due cose inventando un corso di operatore e Caf che oggi è già alla sua 6* edizione”.
Chi digita il tuo nome e cognome su Google si ritrova tra i primi risultati l’articolo di A.N.A.S. Italia che ti fa gli auguri come presidente della sezione Bruzzano RC. Cosa ti ha spinto a candidarti per questa posizione e con quali obiettivi di valorizzazione del territorio ti sei lanciato in questa impresa?
“L’Anas è un’altra grande famiglia di cui faccio parte, oggi sono presidente provinciale di Milano e coordino l’attività di Caf e patronato per l’associazione”.
Concludiamo con un focus sull’attività che, tra te e noi, rappresenta il maggiore punto di contatto ed empatia: l’insegnamento. Potremmo dire che lavorare è umano, mentre insegnare è divino – nella misura in cui si condividono le proprie competenze con il piacere, e la passione, di trasmettere ad altre persone il proprio sapere. Rispetto alla tua esperienza quali sono gli elementi più motivanti di questa professione?
“La formazione è quello che mi fa alzare la mattina. Quando mi chiedono che lavoro faccio non dico né commercialista, né consulente, né imprenditore agricolo (a proposito sono anche un imprenditore agricolo), rispondo sono un Prof. Ho insegnato matematica, economia, marketing, fisco e previdenza ed ho sempre ricevuto feedback positivi. L’insegnamento mi serve per tenermi aggiornato ed è il mio metro di misura per capire quanto davvero conosco un argomento e ne sono padrone, e questa professione mi permette di fare network e tirare fuori il meglio dalla rete dei miei collaboratori”.