Diego Bono & Mara Scopece, Studenti della Digital Combat Academy a Milano

Quando diciamo che Digital Combat Academy è famiglia, non è retorica. Lo intendiamo nel senso metaforico del termine: in questa scuola creiamo le condizioni per far crescere e far sentire a casa tutti quanti.

Ma lo intendiamo anche in senso letterale: è il caso di Diego Bono e Mara Scopece, che si sono iscritti insieme al Corso di Milano in partenza per ottobre 2020.

Fun fact: sono partner affiatati, e ora lavorano anche insieme a progetti di marketing digitale. Amore e ambizione, uniti, all’insegna di un percorso comune.

Hanno deciso di realizzare l’intervista insieme, e per questo vi concediamo le loro risposte alternate. Un simpatico botta e risposta che rivedremo, ne siamo certi, anche in aula.

Ogni edificio di successo riesce ad ergersi molto in alto perché ha delle fondamenta solide. Tu che rapporti hai avuto con i tuoi genitori, e quanto la relazione con loro ti ha reso la persona che sei?

Diego: “La mia famiglia divorzia quando io avevo circa 12 anni nel pieno dell’adolescenza, ma i sentori di un imminente divorzio si facevano sentire già da qualche anno. Questo mi ha portato a crescere un pochino più velocemente rispetto ai miei coetanei, e ringraziando Dio, ho sempre avuto la possibilità di prendere l’ispirazione della famiglia che avrei voluto, guardando le famiglie dei miei amici.

Mia madre c’è sempre stata, forse anche con troppe attenzioni, voleva che facessi un lavoro da dipendente e mio padre invece, mi spingeva a guardare oltre il lavoro da dipendente.

Il rapporto con mio padre l’ho recuperato e me lo sto godendo grazie a Dio in questi ultimi 6-7 anni e con mia madre mi supportano nelle scelte che faccio, non solo in termini di lavoro, ma nella vita in generale”.

Mara: “Il mio rapporto passato con i miei genitori è stato molto travagliato, soprattutto con mio padre.

Sono figlia unica e figlia di genitori separati. All’età di 10 anni si separano per i soliti motivi di tutte le coppie senza una base solida di valori e di fondamenta d’ amore.

Cosi mio padre se ne va di casa e resto con mia mamma, anni molto duri, anni di litigi.

A quindici anni mio padre decide di trasferirsi all’estero per sempre e cosi iniziano i miei appuntamenti annuali di due settimane dall’altra parte del mondo;

A 23 anni mia mamma si ammala, un aneurisma cerebrale danneggia il suo lato sinistro, impedendole tutt’ora di usare il braccio e di poter camminare solo a piccoli passi.

Potreste pensare “che gran sfortuna che avuta questa ragazza” ma in realtà tutte queste vicende sono state delle grandi benedizioni, ho sofferto sì, ma solo con il dolore sono cresciuta e sono diventata la donna che sono oggi.

Se non fosse stata per la separazione dei miei genitori e per l’attitudine di mio padre di essere il casanova della situazione oggi probabilmente non avrei fatto mio il valore della famiglia, del rispetto verso l’altro, dell’ascolto e tanto altro.

Se non fosse stata per la malattia di mia madre non sarei diventata indipendente, non avrei imparato l’arte del “cavarsela da soli” non avrei dato importanza ad ogni istante ad ogni secondo di questa vita.

O forse sì? Non lo so, ma di una cosa sono certa provo una profonda gratitudine verso i miei genitori nonostante le battaglie che hanno affrontato sin da piccoli mi hanno donato grandi insegnamenti: la tenacia, la fiducia verso se stessi, la Fede e la determinazione.

Quindi grazie a loro”.

Chi lavora nella comunicazione e nel marketing deve avere un piglio particolare, una certa capacità di relazionarsi. Tu che valore dai al networking e quanto ha impattato sullo sviluppo della tua carriera?

Diego: “Il valore delle sane relazioni e del networking che si può creare tra 2 o più persone, è di un valore inestimabile. Io stesso, nella mia prima attività di Network Marketing, ebbi un aumento in termini di fatturato grazie alle relazione e reti di conoscenze che avevo stretto tra pranzi, cene e aperitivi

Altro esempio di come le relazioni e il networking sono fondamentali, è il modo in cui ho conosciuto la Digital Combat Academy. Conobbi Federico a un aperitivo a Roma, abbiamo parlato, ci siamo scambiati i riferimenti per rimanere in contatto e dopo un paio di anni, eccomi qui, pronto per questo nuovo percorso formativo.

Il mio motto che ha sempre funzionato è questo: “Vai con chi ne sa più di te e paga il conto”.

Mara: “Mi sono sempre mostrata come una ragazza timida, nascondendomi dietro gli altri.

Diciamo che non ho mai fatto i salti di gioia ad esternare il mio pensiero davanti alle persone.

Eppure un bel giorno una mia amica mi disse che ero egoista.

Egoista io? Ma se mi faccio sempre in quattro per gli altri!

Ebbene sì, lo ero.

Perché in questo modo non davo un contributo o valore alle persone attorno a me.

E da lì capi che le relazioni sono il pane quotidiano, non solo per una questione morale ma sono le porte per le opportunità della tua vita. Ancora oggi non amo relazionarmi con gli altri, preferisco mille volte stare un giorno intero su un monte a meditare ma ogni tanto esce il mio lato chiacchierone!”.

In un mondo in cui l’università perde sempre più credibilità, resta saldo il valore della formazione come fonte di crescita personale. Tra accademia tradizionale e percorsi alternativi, che ruolo ha avuto la formazione nella tua vita?

Diego: “Tra le miriadi di frasi motivazionali che si leggono online o sui libri di crescita personale, ne esiste una che è un MUST! “Chi non si forma, si ferma!”

Mi diplomo come perito Elettronico e delle telecomunicazioni presso l’istituto Industriale Enrico Fermi di Roma. Con la passione che avevo fin da piccolo per i motori e le automazioni, spinto anche un po dai genitori, scelsi di proseguire gli studi presso la facoltà di Ingegneria Meccanica.

Uno dei miei più grandi sogni era quello di lavorare un giorno per la casa automobilistica Lamborghini a Sant’Agata Bolognese.

Ma ben presto capii che quella non era la mia strada, un pò scoraggiato dai risultati, un po per la motivazione sotto le scarpe, ma soprattutto, non facendo nulla di prativo per i primi 3 anni, decisi di lasciare gli studi per fare altro, avevo bisogno di stimoli continui.

Nel 2010 entro a far parte di un azienda americana di supplementi nutrizionali, dove ho avuto l’opportunità di crescere a livello umano, sociale e lavorativo. Devo molto a questo percorso poiché mi ha permesso di diventare la persona che sono oggi, e di questo ne vado molto fiero.

Nel 2018 approdo nel mondo del marketing digitale orientandomi verso l’advertising con Facebook e le automazioni con i Chatbot, comprendendo il fatto che anche in questo settore non si finisce mai di imparare cose nuove. Confrontarsi con colleghi, scambiarsi strategie e discuterne insieme, è un modo per portarsi sempre a casa un tassello di formazione personale e professionale in più. Sono molto entusiasta perché posso dare libero sfogo alla mia creatività e per il fatto che imparo ogni singolo giorno cose nuove”.

Mara: “Mi sono laureata nel 2015 in Interior Design, quei tre anni di università per me sono stati significativi.

Non solo a livello accademico ma anche professionale: grazie ai numerosi progetti e al lavoro di squadra lo l’universit ti permetteva di immedesimarti già in un ambiente di lavoro.

Non si studiava e basta, ma si preparavano veri progetti da consegnare ad ipotetici clienti.

Quindi ho imparato a rispettare le scadenze, ad organizzami da sola ma anche in team, ad individuare le skills di ogni componente del gruppo e a lavorare anche di notte fino al raggiungimento dell’obiettivo”.

Se è vero che siamo la somma matematica delle esperienze che abbiamo vissuto, analizziamo allora quelle principali. Viaggi all’estero, lavori particolari, attività sportive. Quali sono le esperienze principali che dal tuo passato ti porti ancora nel cuore?

Diego: “Grazie al fatto di aver collaborato con una multinazionale americana, ho avuto la possibilità di fare molteplici viaggi in Europa a livello formativo, e questo mi ha permesso di visitare quasi tutta l’Europa. Si dice che quando torni da un viaggio non sei più lo stesso, ed è vero. Per ogni viaggio che ho fatto, ho sempre portato a casa meravigliose esperienze, tra cui visitare nuovi ambienti, comprendere abitudini e tradizioni differenti dalle nostre e conoscere nuove persone.

Viaggiare mi ha anche dato la possibilità di migliorare di molto il mio inglese e spagnolo, due lingue fondamentali non solo per comunicare quando si viaggia, ma molto importante anche per questioni lavorative.

Il lavoro non mi ha mai spaventato e per non chiedere soldi a casa per le mie cose, iniziai a svolgere i primi lavori estivi verso i 15 anni, entrando subito nell’ottica “Tempo = Denaro”. Negli anni ho fatto svariati lavori, e grazie a Dio mi hanno insegnato valori importanti tra cui il rispetto per il tempo, per le persone e l’approccio verso il denaro. Ovviamente non va sempre tutto liscio, e ho imparato a vedere il lato positivo riguardo le scelte sbagliate che ho fatto nel passato”.

Mara: “Mi porto sicuramente nel cuore tutti i viaggi che ho fatto ma in particolare modo gli anni vissuti a Buenos Aires, Argentina.

Vivere lì mi ha permesso di arricchire il mio bagaglio culturale, di imparare totalmente un’altra lingua e soprattutto di entrare in contatto con un altro popolo completamente diverso da quello Europeo.

Grazie a quegli anni ho una visione più ampia della vita, stare a contatto con diverse estrazioni sociali e modi di vivere differenti mi hanno insegnato a saper stare al mondo con più consapevolezza. 

La seconda esperienza che porto nel cuore sono stati i mesi vissuti in ospedale quando mia mamma venne ricoverata per la riabilitazione post aneurisma.

Vivere l’ospedale tutti i giorni, entri in contatto con persone speciali dagli infermieri ai fisioterapisti che ogni giorno si impegnano a portare un sorriso, una parola di conforto anche quando le giornate non sono il massimo della positività.

La terza esperienza importante è stata quando ho fatto per un anno e mezzo la baby sitter di due bambini straordinari.

Ho sempre amato i bambini, ma non li avevo mai vissuti in prima persona.

Li incontrai in un periodo complesso della mia vita; ero molto arrabbiata con me stessa ma loro piano piano inconsapevolmente mi hanno riaperto il cuore insegnandomi che basta l’essenziale per sentirsi ricchi dentro”.

Chi entra nei mari della Digital Combat Academy ha solitamente una bussola ben indirizzata. In quanto capitano della tua nave, dove ti vedi tra 2-3 anni come persona e professionista?

Diego: “Ogni giorno mi impegno nel migliorarmi in tutti i campi della vita, da quella personale, nelle relazioni, nel lavoro fino a quella che riguarda la parte spirituale.  Tra 2-3 anni sicuramente avrò concretizzato alcuni progetti a livello “Familiare” con la mia fidanzata.

Insieme a Mara, stiamo lavorando duramente per aumentare sempre di più le nostre competenze nel mondo del digital. Principalmente io aspiro alla libertà finanziaria, non pretendo di guadagnare cifre astronomiche, ma più che altro voglio divertirmi, viaggiare lavorando e vivere esperienze importanti tra di noi e la famiglia che creeremo.

Già sto collaborando come Freelance con agenzie di comunicazione o con imprenditori, e se devo dirla tutta mi piace molto cosi. Voglio lavorare con qualcuno per un progetto, collaborare insieme e lasciare libero sfogo alla mia creatività, e non lavorare per qualcuno”.

Mara: “A livello professionale mi vedo con più competenze, più sapere, più saggezza nel settore Digital e content marketing.

Personalmente tra tre anni mi vedo libera finanziariamente, padrona di me stessa e del mio tempo.

Libera di viaggiare, di vivere esperienze uniche lavorando da remoto.

Tutto questo insieme a Diego, l’altra metà della mela”.