Cristian Iovino, il Viaggio di Successo da Agente Commerciale a Consulente di Marketing
Il primo contatto con Cristian Iovino l’ho avuto in un contesto talmente pittoresco che entrerà nella storia della serendipità.
Eravamo entrambi al Masahble Social Media Day di Milano, a ottobre 2017, io in veste di speaker in cerca di applausi e lui di partecipante in cerca di stimoli.
Alla fine del mio speech ci incontriamo per caso di fronte allo stand di Ninja Academy. Lo stand era pieno di brochure e spillette ma sprovvisto di personale – che è un po’ la filosofia di Ninja: ti chiediamo i soldi ma non abbiamo tempo da perdere in strette di mano.
Morale della favola, vengo scambiato da Cristian – e successivamente anche altre persone – per un promotore di Ninja Academy, essendo fisicamente di fronte al loro stand. Mi viene chiesto se fosse conveniente iscriversi ai loro corsi: rispondo ovviamente con un secco “no”, argomentando le mie tesi.
Parte allora una conversazione molto stimolante con Cristian, persona a me del tutto sconosciuta all’epoca ma della cui professionalità potevo avere una chiara percezione a miglia di distanza. Parliamo dei suoi progetti lavorativi e formativi di medio termine, e capiamo subito che i nostri destini si sarebbero incrociati nuovamente.
Completiamo l’opera di networking mesi dopo, stavolta a Roma, e gettiamo le basi per un rapporto di collaborazione che potrà prendere mille strade. Da Cristian che partecipa ai nostri bootcamp, alla Digital Combat Academy che svolge corsi di formazione tematici per medici e avvocati – target privilegiato dell’attività di consulenza targata Cristian Iovino – potrebbe accadere di tutto nel 2018.
Da qui l’idea di questa intervista, che mi ha permesso di conoscere meglio il suo passato come commerciale di successo e si presentarlo alla community della scuola con orgoglio. Perché il percorso di Cristian rispecchia quello di molti professionisti che, ai tempi di digitale, hanno dovuto attaccare il mercato del lavoro in modo nuovo. Le competenze passate restano, ma vanno adattate al nuovo scenario lavorativo.
Cristian ce l’ha fatta, alla grande direi, e il minimo che io possa fare è condividere la sua storia con voi.
Modena, Salerno, Napoli, Rimini. Il tuo profilo parla chiaro: da Manzoni a 71 Srl, passando per Buonristoro Vending Group e Seat Pagine Gialle. la tua esperienza professionale è partita nel modenese fino a decollare lungo tutto il Belpaese. Rispetto al periodo dal ’99 al 2014, qual è l’azienda in cui senti di aver imparato di più?
“L’esperienza che mi ha formato e preparato di più è stata senz’altro quella in ‘Seat Pagine Gialle’ . Già Negli anni 90 era considerata come ‘la gallina dalle uova d’oro’ nel mondo dell’editoria visto i fatturati che garantiva al ‘Gruppo Stet’ di cui faceva parte prima di essere messa sul mercato azionario e venduta ai privati. In azienda c’era un calendario programmato di incontri formativi. Le tecniche di vendita, la conoscenza approfondita del mercato e dei nostri prodotti in portafoglio erano i punti focali delle ore passate insieme ai nostri insegnanti (progetto Seat University).
Spesso leggo anche sui social la frase ‘chi si forma non si ferma’: niente di più vero! Un bravo consulente deve sempre avere sete di informazioni e la capacità di rimettersi in discussione anche dopo risultati importanti. Sia nel 2006 che nel 2017 ho ricevuto premi come miglior venditore a livello nazionale in aziende composte da centinai di agenti. Ripetersi a distanza di 10 anni è stato il segnale che ero non mi ero ancora stancato di migliorare!”.
Lo sbarco a Roma ha rappresentato sicuramente un punto fondamentale nella tua vita – per motivi economici, geografici e relazionali. Quando hai deciso di entrare in Axélero e che tipo di svolta ha rappresentato per il tuo percorso professionale?
“Dopo aver cambiato tante città, altrettante aziende e soprattutto appartamenti (oramai sono specialista in traslochi), è arrivato un momento della mia vita dove ho capito che dovevo fare una scelta, non definitiva ma quasi, e cercare un luogo una città dove poter restare almeno per 5 anni in modo da concretizzare gli sforzi degli anni precedenti e finalmente affermarmi in un contesto di livello. Dovevo scegliere fra Roma e Milano che restano i due centri principali per chi ha ambizioni professionali in aziende a carattere nazionale. La scelta è caduta sulla capitale per tanti motivi tra cui il clima, la vicinanza a mio figlio ma soprattutto la sua bellezza artistica.
Mi ritengo un privilegiato quando la sera torno a casa in scooter e magari passo vicino al Colosseo oppure San Pietro col cupolone illuminato! Axelero è stata l’azienda giusta al momento giusto. Si affacciava in quel momento su tutto il territorio nazionale grazie all’approdo in borsa nel segmento AIM e forte quindi di una ottima capitalizzazione societaria. Fino ad allora era una srl poco conosciuta al mercato delle pmi ma con idee innovative e prodotti differenti dalla massa. Per cui accettare di iniziare questo percorso per me era una sfida oltre che trampolino di lancio in caso di successo. I frutti non hanno tardato ad arrivare e sia nel 2016 ad Amsterdam che nel 2017 a Dubai ho ricevuto il più alto riconoscimento aziendale.
Oramai non si può più parlare solo di ‘venditori’ bensì di consulenti digitali perché oggi nel nostro ruolo siamo ancora di più il punto di riferimento degli imprenditori che decidono di darci fiducia investendo su ciò che proponiamo per migliorare il business delle loro aziende. E mai come adesso fare il consulente vuol dire creare un vestito cucito sulla loro misura aziendale e non sulla nostra esigenza di aumentare i fatturati. In caso contrario il cliente non si sentirà al centro del progetto ma solo un bancomat da cui attingere. E presto il rapporto finirà per interrompersi”.
Il tempo ha un valore, e nulla accade casualmente per ben 14 anni di fila. Come sei entrato in contatto con la Croce Blu Onlus e quali lezioni senti di esserti riportato a casa da questa lunga e preziosa esperienza di volontariato?
“Il terzo settore mi ha sempre affascinato, sin dai tempi del Liceo. Arrivato a Modena ho sentito molto forte la presenza sul territorio del volontariato sotto tante forme. ‘Croce Blu’ è una onlus che fa parte dell’ANPAS (associazione nazionale pubblica assistenza) impegnata nello svolgimento di vari servizi sociali: dal trasporto di dializzati a quello del giro pasti, passando per le dimissioni ospedaliere fino al servizio di emergenza-urgenza in supporto del 118 locale.
È stata un’esperienza fantastica perché oltre a trovarmi in un gruppo con tantissimi giovani ho visto una parte di società civile che investe nel migliore dei modi: aiutando il prossimo ed imparando azioni importanti come il massaggio cardiaco o semplicemente come fare una giusta medicazione. Durante la mia permanenza a Rimini ho contribuito allo sviluppo della sezione locale della ‘Croce Blu’ nata pochi mesi occupandomi, insieme alla Dott.ssa Stabellini, dei presidi sanitari.
Era un ruolo molto delicato poiché bisognava monitorare costantemente l’utilizzo del materiale sanitario da parte dei volontari, segnalando eventuali sprechi, oltre a controllare che ogni prodotto fosse presente sulle ambulanze per garantire il corretto svolgimento dei servizi. Per una piccola sezione come quella di Rimini, i budget a disposizione erano molto ridotti per cui bisognava essere molto attenti nei controlli.
Probabilmente il mio essere molto scrupoloso ha influito molto nella decisione di Silvia nell’affidarmi l’incarico. Aver fatto parte di questa realtà mi ha sicuramente migliorato come uomo perché mi ha fatto conoscere un mondo dove il grado di umanità, di partecipazione, comunità e coinvolgimento raggiungono livelli molto alti e dove il senso di gratificazione e soddisfazione che ti danno le persone a cui dedichi il tuo tempo ha pochi eguali”.
Tra i tuoi nuovi progetti di vita spiccano due elementi in particolare. Sono il lavoro indipendente e un percorso di crescita nel digitale. Chiudiamo dunque con una proiezione per il futuro. Quali obiettivi professionali vuoi conseguire in un’ideale finestra temporale da qui ai prossimi 5 anni?
“Nell’ultimo anno ho preso consapevolezza di come il business online avesse tempi estremamente diversi da quello offline nel quale avevo lavorato per oltre 15 anni. Nel 2014 ai miei clienti interessava soltanto la visibilità nelle prime pagine di Google anche perché era quella l’unica possibilità di ‘lead generation’ del mondo web per un’impresa locale.
A distanza di 4 anni e di circa 500 clienti acquisiti siamo passati a parlare di siti adattivi, e-commerce, pubblicità display , funnel e marketplace. Ma il mio ruolo restava quello del commerciale ed il mio scopo restava quello legato ai numeri ed all’ingresso di nuovi clienti nel portafoglio societario per cui mi era difficile se non impossibile aiutare in prima persona tutti i clienti acquisiti nel tempo.
In fondo ho sempre voluto lavorare per grandi aziende strutturate per avere la possibilità di svolgere al meglio il mio ruolo di commerciale, concentrandomi solo su quello e lasciando ai reparti preposti le attività di post-vendita. Ma nonostante la presenza di un back office spesso mi veniva chiesto da molti clienti di seguire direttamente tutte le loro attività online poiché la mia presenza in azienda dava a loro più sicurezze rispetto ad un pur bravo e capace operatore telefonico.
Così nel tempo mi sono iniziato ad interessare di blog, di campagne pubblicitarie ‘Facebook’ e ‘Google’, di ‘content marketing’ di ‘growth hacking’. Ma ben presto ho capito che da solo non avrei mai potuto occuparmi di tutto perché il risultato finale sarebbe non avrebbe garantito la qualità che desidero dare e che la vera chiave del successo del mio ‘personal branding’ sarebbe comunque passata per la creazione di un network di professionisti, ognuno specializzato nel suo campo, che mi avrebbe permesso di offrire un servizio qualitativo a costi sostenibili per qualsiasi pmi facendo poi diventare l’unico interlocutore per il mio cliente nel campo degli investimenti nel digitale.
Per questo motivo ho iniziato a partecipare ad alcuni eventi tra cui il ‘Mashable Social Media Media Day’ di Milano dove ho potuto ascoltare alcuni speech che si sono rivelati fondamentali per il mio nuovo percorso di crescita. Ivan Mazzoleni di Microsoft, Federico Sbandi di ‘Digital Combat Academy’, Luca La Mesa , Dario Vignali sono stati alcuni degli interventi da cui ho tratto gli spunti più adatti alla costruzione del mio nuovo modello di business.
Da gennaio ho messo online il mio sito personale www.cristianiovino.it e punto, per fine dicembre, ad occuparmi a 360° del percorso digitale di 30 clienti tra avvocati e medici che sono il mio target preferito, avendo già lavorato per alcuni nomi anche importanti nel panorama romano come il Prof. Uccioli, il Prof. Fanfani, il Dott. Finocchi e l’avvocato Parenti. Cercherò inoltre di stimolare qualsiasi impresa locale nell’avere almeno una presenza digitale corretta e con le giuste informazioni in modo da far percepire loro la potenza che può generare la visibilità nella rete!
Altra soddisfazione, già arrivata in questo nuovo anno, è quella di essere entrato nel fantastico team di ‘Schibsted Italy Business’ come sales agent per il portale ‘Subito.it’, primo in Italia per la compravendita online, con numeri sempre più importanti e significativi per le imprese che investono con noi. Tra 5 anni vorrei aver consolidato questi 2 progetti appena nati e mi piacerebbe preparare un’esperienza all’estero”.