Come scegliere le parole chiave in Google Ads? Il mio metodo

– Dalla rubrica di Daniele Tassini, “Let’s Learn Google Ads” –

Negli ultimi anni Google ha apportato moltissimi cambiamenti: uno di questi è il cambio del nome. Siamo passati da Google Adwords a Google Ads. Qualcuno potrebbe pensare che  sia un semplice re-branding, ma in realtà c’è molto di più. Questo segna un passaggio quasi epocale per Google, infatti vuole piano piano lasciarsi alle spalle il concetto di parola chiave, e abbracciare sempre di più il Machine Learning e la possibilità di targettizzare in modo mirato gli utenti.

Google negli anni è diventato sempre di più un motore di risposte, questo perché ha accumulato moltissime informazioni su di noi. Quindi è perfettamente in grado di fornire una risposta prima ancora che noi finiamo di formulare la domanda.

Fatta questa doverosa premessa, ti domanderai: Da dove è meglio cominciare per intavolare una strategia con Google Ads? Che parole chiave devo scegliere?

Dobbiamo ragionare sempre in termini di strategia e in base all’intento di ricerca da parte dell’utente. Ovvero, studiare e capire cosa l’utente può cercare, a che cosa può essere interessato, e soprattutto in che modo possiamo fornire la migliore risposta possibile ad uno specifico bisogno.

Prima di creare una campagna da zero bisogna prendersi del tempo e andare a capire il business del cliente. Possiamo partire dalla lettura di un breaf, di questionari, fissare una telefonata per approfondire qualche aspetto del business che non ci è molto chiaro.

Successivamente andare a capire cosa vuole il nostro cliente, che cosa vuole raggiungere, quali sono i suoi obiettivi, il budget che intende investire, quali sono i concorrenti, quali sono i potenziali clienti etc…

Non solo, andiamo a studiare anche il suo sito Internet e cerchiamo di capire com’è strutturato, che tipo di comunicazione utilizza (ci è utile per capire come impostare gli annunci).

Una volta assemblati tutti i pezzi arriviamo a pensare a quali parole chiave utilizzare, e come strutturare le campagne e quali obiettivi settare.

Ricordati sempre che Google predilige la precisione, quindi bisogna sempre rispettare il principio della pertinenza tra: Parola Chiave, Annuncio e Pagine di destinazione.

Personalmente quando devo cercare le parole chiave ho davanti a me un bel po’ di appunti elettronici dove mi vado a segnare volumi di ricerca (stimati), il costo per click (stimato) e la competitività per quelle keyword. Ovvio sono delle stime ma servono per avere un quadro della situazione, seppur base.

Gli strumenti che utilizzo per trovare le parole chiave sono:

  1. Risultati di ricerca di Google
  2. Pianificazione delle parole chiave di Google Ads (ex keyword planner)
  3. Semrush
  4. Bonus

1. Risultati di ricerca di Google

Poniamo il caso che il tuo cliente operi nel settore del turismo ed  abbia delle case e appartamenti da affittare nel periodo estivo. Il cliente è pugliese quindi per lui questa stagione è estremamente importante. Il cliente ha un sito Internet abbastanza pulito, senza problemi di usabilità. Negli anni ha sempre affittato le sue case senza troppo spingere con l’advertising su Google e Social, ha sempre utilizzato Booking come unico canale. Ora però ha deciso di investire nella pubblicità online e vuole iniziare proprio da Google Ads.

Da dove cominciamo?

Andiamo su Google e incominciamo a fare delle ricerche usando ad esempio la parole: casa vacanza in salento. Notiamo subito che abbiamo quattro diversi concorrenti che pubblicano i loro annunci con questa specifica keyword.

Andiamo avanti, ci spostiamo su appartamenti vacanze in puglia. Anche in questo caso ci possiamo rendere conto quali concorrenti stanno utilizzando questo genere di parole chiave per promuovere gli appartamenti.

Come possiamo notare due aziende stanno competendo sulle stesse ricerche, quindi dobbiamo capire subito che la competizione sarà molto serrata e che se possiamo anche puntare su parole chiave diverse. Come vedremo tra poco.

Ci basta?

Siamo solo all’inizio, ma possiamo prendere queste prime informazioni e crearci un nostro file excel, dove andiamo ad annotare per ciascuna parola chiave quali concorrenti ho trovato, l’url, com’è strutturata la pagina di atterraggio (landing page), che cosa promuove in particolare e molto altro.

2. Lo strumento di pianificazione delle Parole Chiave di Google Ads

Spostiamoci adesso all’analisi delle parole chiave con lo strumento di Google per le ricerche (ex keyword planner).

Facciamo una premessa, se l’account è nuovo Google non ti fornirà informazioni, ma ho letto in rete che per superare questo problema alcuni advertisers usano questo trucchetto. Creano una campagna di test e la mettono immediatamente in pausa, in automatico Google ti dovrebbe mostrare le sue statistiche. Non l’ho mai fatto, quindi prova a vedere se funziona. Una volta testata questa possibile soluzione non ti resta che andare in:

Strumenti e Impostazioni > Pianificazione > Strumento di Pianificazione delle Parole Chiave.

Si aprirà un pannello dove possiamo andare a cercare adesso una delle nostre parole chiave, in questo caso: casa vacanze salento. Vediamo come Google ci fornisce una lista dettagliata di parole pertinenti con la nostra ricerca. Allo stesso tempo ci permette di effettuare un’analisi su quelli che sono i trend di ricerca. Infine, ci suggerisce come ampliare la ricerca.

Per ogni parola chiave ci mostra i volumi medi delle ricerche mensili e alcune stime delle offerte (cpc) suddivise per la parta alta e bassa della ricerca.

Google negli ultimi tempi ha completamente sostituito la metrica della posizione media degli annunci con la quota impressione absolute top e top. Dove per absolute top si intende gli annunci posizionati in alto (prima posizione per intenderci), mentre, con top le restanti (dalla seconda in poi).

Come puoi capire questo strumento è utilissimo perchè ti permette di capire cosa cerca l’utente, a che cosa è realmente interessato, e come poter strutturare adeguatamente del campagne per ottenere ottimi risultati. Rispettando sempre il principio della pertinenza.

Da qualche mese Google ha introdotto una nuova opzione molto interessante all’interno di questo strumento. Si chiama Perfeziona le Parole Chiave. Lo trovi nella parte destra dell’immagine ed è scritta in blu.

A mio avviso è molto utile perché ti permette di filtrare i termini, nel senso che possiamo andare ad escludere tutte quelle parole che magari non ci interessano (es: Booking), e di concentrarci solo sulle keyword che per noi sono di maggiore interesse.

Piccolo Spoiler, le parole chiave che non ci interessano le possiamo inserirle in un nuovo file, nominarlo ed esempio parole chiave escluse, e usarle in un secondo momento.

In questo modo andiamo ad indicare a Google di non far comparire gli annunci quando l’utente cerca dei termini che a noi non interessa. In questo caso andiamo a salvaguardare il budget del cliente.

3. Semrush come strumento per la ricerca delle keyword

Semrush è una suite di Marketing all-in-one con strumenti che coprono la Seo, Sem, ricerca delle parole chiave, analisi dei competitors, social media e tanto altro. Personalmente utilizzo questo strumento per svolgere una personale panoramica del mercato di un cliente quando entra in agenzia. Le attività tipiche che svolgo sono:

1. trovare i competitors

2. analisi delle parole chiave per la parte di advertising

3. analisi della comunicazione pubblicitaria che i concorrenti utilizzano

4. posizionamento

In questo articolo ci concentreremo sul secondo punto, cioè l’analisi delle parole chiave per la parte di advertising.

Il passaggio è molto semplice.  Selezioniamo in Semrush l’opzione Tutti gli strumenti, successivamente digitiamo la parola chiave che ci interessa e a questo punto Il tool ci darà una lunga lista di keywords.

La maggior parte delle volte utilizzo questo tool per ampliare il mio ventaglio di parole chiave, questo per cercare di coprire un buon numero di ricerche possibili a patto che siano in target. Cerco anche di trovare nuove keyword che posso inserire nella mia lista di esclusioni.

Come vediamo dall’immagine il tool ci suggerisce diverse soluzioni molto interessanti per la parola chiave casa vacanze salento. Infatti, abbiamo casa vacanza salento sul mare, molto utile se le case del cliente sono vicine al mare, oppure, case vacanze puglia salento etc…

Tutte queste parole le vado a raggruppare un in file excel, le categorizzo in base a come sarà strutturata la mia campagna.

Un consiglio, Quando ti trovi in questa fase ti suggerisco di concentrare ancora di più gli sforzi e di pensare sempre in ottica dell’utente.

Vedi per esempio la parola chiave: casa vacanza salento sul mare. Magari all’inizio non  avevi pensato a questo genere di ricerca, perché lo dai per scontato, invece, da questa analisi ti rendi conto che può essere una chiave strategica e che va a colpire un target specifico di utenti che vogliono una casa che si affaccia sul mare o che in pochi minuti possono raggiungerlo, a piedi o in bici, senza muovere la macchina. Ecco cosa intendevo prima con la frase: parole chiave diverse.

4. Bonus: Ubersuggest

Ti voglio confidare un altro tool molto interessante che puoi pensare di utilizzare. Il suo nome è Ubersuggest di Neil Patel.

Devo essere sincero non uso moltissimo questo tool, ma alcuni  professionisti lo usano o lo suggeriscono e quindi mi permetto di consigliarlo anche io.

Sai che ti dico? Utilizziamolo insieme.

Il primo passaggio che ci chiede per cominciare ad utilizzarlo è iscriversi gratuitamente con una gmail. Successivamente, andiamo a scrivere la parola chiave che ci interessa studiare, in questo caso utilizziamo la nostra nota casa vacanze salento. Lo strumento mi ha generato queste interessantissime informazioni.

Nella parte sinistra possiamo vedere 161 suggerimenti di keyword, 116 parole correlate alla nostra chiave, altre 6 che contengono le preposizioni. Nella colonna di destra troviamo una Panoramica su una lista dei risultati di Google in Serp, il traffico organico stimato e molte altre informazioni che ti invito a curiosare.

Penso che questo genere di informazione  possano essere molto utili per noi marketers  quando dobbiamo lavorare con Google Ads, ma anche quando parliamo con il cliente per fargli capire che il nostro lavoro non è stato solo quello di avviare le campagne ma soprattutto di natura strategica.

Ricordati sempre lo strumento da un momento all’altro può cambiare ma la strategia rimarrà sempre.

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