Carlo Milani, Customer Care Manager di Unieuro
Conosciamo spesso persone in gamba nel settore del marketing e della comunicazione per pura serendipità. Un commento, un’email, un messaggio e – boom – scocca la scintilla. Abbiamo conosciuto Carlo Milani su LinkedIn per ipotizzare un potenziale corso di formazione privata da remoto, su Skype, e colpiti dalla sua pluriennale esperienza a Berlino – nonché dalla grande azienda per cui lavora oggi – ci siamo subito premurati di intervistarlo. Perché le storie di valore meritano di essere diffuse, e di ispirarci. Per voi, Carlo Milani, Customer Care Manager di Unieuro.
🎯 Il tuo percorso universitario in Lingue e Letterature Straniere parte molto lontano da dove ti trovi ora, cioè al Sud. Che giudizio complessivo daresti dell’accademia tradizionale in Italia e cosa invece pensi di esserti riportata a casa dalla tua esperienza presso l’Università di Napoli?
“Da quando ero piccolo ho sempre pensato che completare gli studi significasse ‘avere una laurea’, quello che un po’, credo, pensino molti ragazzi della mia generazione e soprattutto al sud. Si pensa e si spera che, una volta raggiunto l’obiettivo, sia più semplice entrare nel mondo del lavoro. La mia esperienza all’orientale mi ha insegnato ad amare lo studio al di là del suo fine. Ho cominciato a capire che, se anche il corso di ‘letteratura scandinava’ non offrisse sbocchi lavorativi certi, potesse essere comunque utile per il mio percorso personale E così ho deciso di scegliere le materie in base ai miei gusti, senza farmi condizionare dalla possibile spendibilità nel campo lavorativo”.
🎯 Berlino, Berlino, Berlino. Qui il tuo profilo professionale ha maturato le prime 3 esperienze di lavoro tra Arvato, Zalando e simplesurance GmbH. Come sei arrivato in Germania e quali ruoli specifici hai rivestito in queste aziende?
“Sono approdato in Germania perché ritenevo di non essere l’unico ragazzo italiano a parlare Spagnolo e Inglese (le 2 lingue scelte all’università) e pensavo che imparare una terza lingua come il Tedesco, mi potesse facilitare la ricerca di un lavoro. Dopo sei mesi di corso di lingua a Berlino mi sono innamorato di questa immensa città capace di offrirti tutto o quasi ed ho cominciato a pensare un modo per rimanere senza gravare sulle spalle dei miei genitori. Da lì per caso è cominciato il mio lavoro per Arvato per un cliente molto famoso, Easyjet. Ero entrato a lavorare come operatore di call center ma in poco tempo sono riuscito a ricoprire il ruolo di Supervisor (o come veniva chiamato da loro, Tier2). È stato un lungo periodo di apprendimento e di formazione. Studiavo per imparare tutto quello che c’era da sapere sulle regolamentazioni europee degli aeroporti, sulle documentazioni necessarie per viaggiare ecc. e, poco alla volta, mi sono reso conto che quello che più mi interessava era il rapporto con il cliente, la possibilità di risolvere un suo problema e rendergli l’esperienza dell’acquisto online, non un incubo, ma un piacere. Quando mi fu offerto da Zalando e, successivamente da Simplesurance, la possibilità di occuparmi dei loro clienti, è stata un’ulteriore conferma che la strada fosse, se non quella giusta, quella più adatta a me. Fare qualcosa che mi riusciva bene e mi dava allo stesso tempo tante soddisfazioni. Credo che le mie esperienza all’estero mi abbiano formato parecchio. La concorrenza è molto dura. Ci sono parecchi italiani molto preparati disposti a lavorare. Nel mio percorso mi è capitato di incontrare parecchi ‘cervelli in fuga’ che valevano molto. La cosa difficile è stato vedere che alcuni di loro accettavano lavori molto al di sotto delle loro competenze”.
🎯 Arriviamo a oggi, e lo scenario resta di alto livello. Rivesti infatti la mansione di Customer Care Manager presso Unieuro, uno dei 2 colossi nel mercato dell’elettronica di largo consumo. Come si articola la tua settimana di lavoro e quali sono le sfide principali che hai dovuto affrontare e superare da quando operi in Unieuro?
“La giornata del Customer Care Manager, al di là di quello che si potrebbe pensare, non segue gli orari di apertura e di chiusura del call center, va oltre. Ci si trova ogni giorno di fronte a scenari differenti e a mille modi diversi di affrontarli. Ho la fortuna di avere un grande team composto da persone fantastiche sempre pronte a mettersi in gioco e a trovare soluzioni per le problematiche più disparate dei clienti. Creo che più si lavori e si è leali con i proprio colleghi, più loro ricambieranno fornendoti il supporto necessario ad affrontare, non solo la giornata, ma anche e soprattutto il percorso intrapreso. Devo dire che questo modo di pensare viene dall’alto dell’azienda. Dal mio capo, dal capo del mio capo. Tutti ti trattano con grande lealtà e sono pronti a metterti di fronte a nuove sfide, anche difficile se necessario, sapendo di poter sempre fare affidamento su di loro. Questo ti da, da un lato la possibilità di crescere, dall’altro la certezza che ci sarà sempre qualcuno pronto a darti una mano in caso di difficoltà”.
🎯 Le persone ambiziose hanno due caratteristiche: bruciano le tappe e corrono veloci. È quello che hai fatto tu sia terminando gli studi per tempo sia maturando esperienza all’estero. A questo punto giochiamo allora con l’immaginazione, e parliamo del futuro. Se ti chiedessi di immaginare il Carlo Milani del 2022, tu cosa vedresti nel tuo futuro a medio termine?
“Mi vedrei con una lunga barba bianca, curvo adagiato ad un bastone alla Gandalf. Scherzo! avrei solamente 38 anni. Mi vedrei ad affrontare altre sfide, occuparmi in parte di quello che ho sempre fatto (Customer Care) ed in parte di qualcosa di nuovo. Mi piacerebbe continuare a studiare, magari qualche cosa inerente al mondo della comunicazione o del project Management. Credo che il modo migliore per non annoiarsi mai sia quello di imparare cose nuove. Forse le studierò e non le utilizzerò mai nel mondo lavorativo, chissà”.