Antonio Vitiello, Studente & Community Manager della Digital Combat Academy a Roma

Il cognome non è nuovo in casa della scuola. Il fratello, Francesco, ha già solcato i mari della scuola prima in veste di Studente e poi in veste di Content Creator. Con Antonio siamo entrati in contatto di persona già l’anno scorso, in occasione della festa di fine corso. Avevamo avuto la possibilità di scambiare due parole in un momento di informalità e da lì ci siamo seguiti online.

Abbiamo osservato con piacere il suo sviluppo di carriera in un’agenzia di comunicazione molto conosciuta in Italia e abbiamo scoperto che era tornato nei pressi della Capitale. Da lì l’idea di coinvolgerlo come Studente e come Community Manager, per consentirgli di vivere l’esperienza già vissuta dal fratello e al contempo supportare nella produzione di qualche contenuto social “sul campo”.

Antonio ha accettato e questa è la sua intervista.

Dalla più tradizionale Sapienza ai più moderni start2impact e Learnn, hai fatto esperienza della formazione da più angoli e punti di vista. Se dovessi riassumere le differenze principali tra la formazione universitaria e quella professionale, quali sarebbero?

“Formazione universitaria e formazione professionale sono due facce di una stessa medaglia, l’una è complementare all’altra. Negli ultimi anni però la formazione professionale in ambito Digital ha fatto passi da gigante, vedi start2impact, Learnn e tanti altri servizi che militano sul Web e non. Da una parte abbiamo la formazione accademica, volta a fornire le conoscenze, dall’altra invece una formazione volta a fornire anche le giuste competenze da applicare e rivendere sul mercato”.

Scopriamo subito le carte: il tuo cognome, in casa DCA, ci è già noto. Il motivo è semplice. Tuo fratello, il buon Francesco, oltre ad aver militato nelle nostre aule come Studente l’anno scorso e oggi passato a collaborare con noi nel team di content marketing. Domanda secca: com’è avere un fratello col quale si condivide la stessa passione lavorativa?

“Entusiasmante! Ci influenziamo a vicenda sin da piccoli, ognuno aiuta l’altro nel mettere a fuoco il proprio talento. Condividere la stessa passione lavorativa e lavorare insieme significa ricreare un’atmosfera di ‘gioco’ e creatività. Pur lavorando, siamo consapevoli del fatto che si rende bene solo quando ci si diverte, in maniera naturale”. 

Di recente hai completato un’esperienza di lavoro presso un’agenzia di comunicazione molto conosciuta nel digitale e basata a Parma. Cosa ti sei riportato a casa da questa attività e cosa vedi come prossima mossa professionale?

“Esperienza, umanità e soprattutto tanta formazione. Oltre ad aver appreso tantissime cose all’interno di Caffeina, ho avuto modo di conoscere tante persone, professionisti del digital e della comunicazione con una visione a 360 gradi sul panorama. Come prossimo step mi immagino una sfida in cui possa mettermi nuovamente in gioco, applicando quanto di buono già fatto e perché no imparando anche qualcosa di nuovo. Non si finisce mai di imparare!”.

La DCA è una piccola grande famiglia, per come viene gestita e per gli obiettivi che ha. Averti in squadra come community manager significa portare in aula, e in parte anche mettere al servizio dei tuoi colleghi, un certo livello di umanità. Dove hai appreso le tue qualità umanistiche e, se dovessi elencarle, cosa ti rende una bella persona con cui stare a contatto?

“Anzitutto ringrazio nuovamente Federico e Fabrizio e tutta la DCA per aver pensato a me per il ruolo di Community Manager del corso che si terrà a Roma. Sono contento che si evinca questo dalla mia persona, lo lascio dire agli altri, qualora pensino che ci sia questa caratteristica. Devo dire la verità è la prima volta che mi viene fatta una domanda al riguardo, probabilmente sto consapevolizzando ora mentre scrivo di possedere queste qualità 🙂

Se posso dire dove sicuramente la famiglia, da lì nasce tutto, e poi da una serie di esperienze personali (come le abbiamo tutti del resto) che chiaramente accompagnano lungo il percorso di crescita. Cerco semplicemente di essere gentile con tutti, poiché tutti in fondo abbiamo dei problemi da affrontare nel quotidiano, chi più chi meno. Essere gentili non costa nulla e soprattutto aiuta il prossimo, nel concreto!”.