Adolfo Baldazzi, Studente della Digital Combat Academy a Roma

Adolfo Baldazzi parteciperà al Corso di Marketing Digitale a Roma in partenza a inizio aprile 2022. Nonostante la distanza geografica Adolfo farà il grande passo di salire da Napoli nella Capitale per seguire il corso e inseguire i suoi obiettivi.

C’è una bella storia che ti ha visto protagonista durante l’esperienza pandemica: il tuo supporto al B&B di famiglia. Qual era la situazione di partenza e come hai supportato il business familiare?

“Da circa 6 anni la mia famiglia ha preso in fitto un locale di 60m2 a Napoli.

Questo locale in questi anni è stato utilizzato per fare davvero di tutto, è stato:

1 – La redazione del giornale di mia madre.

2 – Una scuola privata di scacchi.

3- Hanno svolto lezioni di inglese di gruppo.

4 – Luogo per riunioni politiche

5 – Sono state fatte presentazioni di libri

6 – Luogo di incontro con i miei amici

7 – Un locale per feste private.

8 – Una casa vacanze su AirBnb per turisti.

Nel 2019 è stato unicamente utilizzato come appartamento per turisti, e fin qui tutto bene, senonché a Marzo 2020 come tutti sappiamo è scoppiata la pandemia, ma purtroppo i miei genitori avevano un altro problema molto più grande a cui pensare.

Ristorante nato in pandemia e fitti da pagare

Una vocazione che da anni hanno i miei genitori è quella di organizzare feste e cucinare per le persone, grazie alla creatività di mia madre e lo spirito imprenditoriale di mio padre.

Per questa ragione a Settembre 2019 decisero di aprire il loro primo ristorante/vineria “Winè”, che aprì il 14 Febbraio 2020, praticamente 3 settimane prima che il mondo implodesse.

Questo ci ha portati ad avere 2 attività bloccate a causa del Covid per molti mesi, con 3 fitti da pagare con 2/3 in meno delle entrate, anche se, qualcosa stava succedendo.

Amici in difficoltà e cervello da pesce

Molti amici che sapevano del mio B&B mi iniziavano a chiedere di utilizzarlo per qualche ora con le/i loro fidanzate/i. Dopo aver declinato decine di queste proposte, il 6 gennaio 2021 pensai di fare quello che non avevo mai fatto.

Pensare come un pesce:

e trovai questo portale specifico per appartamenti che si fittano ad ore.

Quindi decisi di iscrivere la struttura di famiglia ed iniziare a gestire in prima persona l’appartamento per non dare un ulteriore peso ad i miei genitori ed iniziare la mia prima piccola attività ricettiva.

Primi mesi e risultati ottenuti

Per i primi mesi ho messo dei prezzi abbastanza bassi che mi servivano a pagare (quasi) tutte le spese, ma lavorando per spiccioli e con un target molto, forse anche troppo, inadatto.

Il grande vantaggio dei prezzi bassi è stato che riuscivo a ricevere molte prenotazioni ogni settimana, così decisi di offrire ai clienti che facevano una recensione sul portale un aperitivo in omaggio. 

Questa mossa mi ha fatto aumentare di molto la visibilità, e mi ha permesso di aumentare i prezzi perché ormai il numero di richieste era troppo alto rispetto a quelle che potessi soddisfare.

A quel punto con più entrate decisi di investire qualche soldino in piccole cose per migliorare l’esperienza dei miei ospiti come:

  • Luci colorate
  • Candele profumate
  • Amazon fire stick (per dare la possibilità di vedere Prime video, Netflix ecc.)
  • Proiettore
  • Alexa (con impianto stereo per la musica)

Tutto questo insieme ha differenziato il posto da un albergo ad ore di periferia, rendendola una casa per coppie che non hanno la possibilità di passare una serata “Netflix&Chill” perché entrambi vivono con i genitori.

Ad un anno di distanza

Adesso che è passato poco più di un anno da quando presi la decisione di aiutare i miei genitori mi ritengo abbastanza soddisfatto dei risultati che siamo riusciti ad ottenere.

Grazie a questa piccola modifica del business siamo potuti passare da una passività di quasi 800€ al mese, ad una attività che mi permette di pagare tutti i costi e con i guadagni ho anche avuto la possibilità di investire dei soldi nella mia formazione.

Questa esperienza mi è riuscita a responsabilizzare molto rispetto a quello che ero l’anno scorso e mi ha dato un piccolissimo assaggio di quello che significa essere imprenditore, delle sue responsabilità, delle sue soddisfazioni, dei suoi problemi e della crescita che ti porta inevitabilmente nel percorso”.

Città meravigliosa, storia infinita, e grande umanità delle persone che ci abitano. Com’è stato crescere a Napoli e quali pro & contro evidenzieresti della tua città di provenienza?

“Se dovessi paragonare Napoli a qualcosa sarebbe lo Yin e lo Yang. È la città che si ama e si odia, la città dove trovi tante cose brutte ma altrettante cose belle, dove trovi persone cattive ma anche tantissime persone che mettono gli altri prima di se stessi.

Napoli vive in un equilibrio tra caos e pace, io la definisco inferno e paradiso allo stesso tempo. Ogni Napoletano odia Napoli. Odia Napoli per tutti i suoi difetti, la gente, il traffico, i servizi che funzionano male, la delinquenza, l’alto tasso di ignoranza e chi ne ha più ne metta…

Ma allo stesso tempo ogni Napoletano è disposto a difendere a spada tratta la sua città se qualcuno ne parla male, e solo chi ha parlato con un Napoletano può sapere come gli brillano gli occhi quando parla della sua città, del mare, della cultura, della musica e della storia di questa terra nata dall’influenza delle culture Greche, Romane, Francesi e Spagnole.

Crescere a Napoli: terribile ma bellissimo

Napoli come tutte le grandi città ti sottopone a situazioni, persone, esperienze e luoghi pericolosi.

Sin da quando si è piccoli a Napoli si è abituati a sentire le mille raccomandazioni dei propri genitori prima di scendere da soli:

 “Non andare in quella zona” 

“Non frequentare quelle persone” 

“Se vogliono rapinarti dagli sempre tutto”

“Non fare tarantelle (litigare con qualcuno), se qualcuno attacca briga girati e vattene” 

Tarantelle

sostantivo femminile

  1. Venire a diverbio con qualcuno, spesso ricorrendo a espressioni ingiuriose e a offese, anche alla violenza.

‘Facit semp T.’

2. Incidente spiacevole, dalle conseguenze più o meno serie.

‘È succies na T.’

E già dai 13/14 anni con le continue avvertenze dei tuoi genitori e parlando con i tuoi amici inizi a pensare che ci sia qualcosa che non va.

Ma in realtà questa cosa ha molti più lati positivi che negativi, ti aiuta a crescere prima sotto certi aspetti e a diventare un po’ più “figlij e’ bucchin”, impari a guardarti le spalle, a capire quando vogliono fregarti e a riconoscere luoghi e situazioni pericolose.

Avendo avuto, fortunatamente la possibilità di viaggiare molto posso dire di aver evitato tante situazioni spiacevoli grazie al fatto di essere cresciuto qui.

figlij e’ bucchin’ 

aggettivo 

1. Pronto e abile nel valutare situazioni nel loro aspetto vantaggioso o dannoso, e nel comportarsi di conseguenza; accorto, esperto, astuto, smaliziato, improntato a scaltrezza, ad astuzia. 

‘Guagliò si intelligent, si proprij nu f. b.

Napoli: lati positivi e negativi

Tra i tanti lati negativi di Napoli metterei al primo posto la mentalità molto arretrata che si può trovare soprattutto in quelle zone più trascurate e dimenticate dallo stato come in tante altre città d’Italia.

Dove a causa di situazioni come servizi pubblici, infrastrutture e istruzione di livello basso la gente inizia anche a perdere fiducia nello stato e a smettere di pensare che si possa avere un futuro migliore.

Li molti giovani si ritrovano a dover lasciare la scuola per iniziare a lavorare e dare una mano alla famiglia, e molto spesso tanti di questi ragazzi in difficoltà vengono avvicinati dalla camorra e si ritrovano coinvolti in attività illecite che spesso li portano in un escalation nella criminalità, che ha sempre dei “posti di lavoro” disponibili.

Un esempio che posso fare è quello di una ragazzina di 17 anni del Rione Traiano che conobbi. Lavorava come “palo” per una piazza di spaccio e veniva pagata 2000€ al mese, molto di più di quello che guadagnavano i suoi genitori.

Ma per fortuna un lato positivo che hanno i Napoletani è il collaborare per un obiettivo in comune, penso a tutte quelle associazioni che svolgono attività ad esempio di dare del cibo e delle coperte ai senzatetto di Piazza Garibaldi, oppure della pulizia delle spiagge dalla plastica svolta da @siituristadellatuacitta.

Attività come queste mi fanno ricredere su tutte le cose negative che spesso penso della mia città e dei miei concittadini”.

Il tuo piano di formazione è tanto chiaro quanto ambizioso: seguire sia l’università durante la settimana che la DCA nel weekend. Ci spieghi nel dettaglio cosa vuoi studiare e come organizzerai la tua vita?

“Essendo da sempre un ragazzo curioso con svariati interessi e hobby, spesso completamente differenti e sconnessi tra di loro, nella mia vita ho sempre avuto tante cose da fare e spesso mi sono trovato a dover incastrare tutte le attività di mio interesse nella settimana.

Impegni

Studio/Formazione:

Tra i nuovi impegni di quest’anno mi sono iscritto all’università (Niccolò Cusano) al corso di Comunicazione Digitale e ad un’accademia di social media e web marketing nella mia città (ILAS), e ad aprile inizierò questo nuovo percorso alla DCA a Roma.

Mentre per piacere personale studio le lingue 2/3 volte a settimana.

Lavoro:

Sul piano del lavoro il B&B è al momento la mia principale attività con la quale mi pago la formazione, avendo trovato anche un altro immobile interessante a febbraio insieme ad un amico ho il progetto di aprirne un altro.

Tra le novità di quest’anno ho anche trovato i miei primi 2 clienti come Social media manager di cui uno gratis e uno pagante.

Sport:

Dato che ho sempre dato importanza all’attività sportiva, perché mi aiuta dal punto di vista salutare mentale e di produttività, sicuramente non smetterò di fare sport.

Da circa 6 anni mi alleno in palestra ma per alcune problematiche alle ginocchia l’anno scorso ho iniziato Calisthenics e soprattutto quest’anno, dopo averlo promesso per mesi, ho iniziato nuoto che ho trovato un’ottima scusa per svegliarmi presto ed essere produttivo già dalla mattina presto.

Organizzazione

“schema dal quale mi organizzo la settimana”

Essendosi aggiunti tantissime nuove attività al mio calendario, sto cercando al meglio di suddividere la mia settimana per portare a termine tutti i miei obiettivi.

La mattina appena sveglio la dedico ad attività sportive come ginnastica posturale per le ginocchia e nuoto perché fare attività la mattina mi permette di essere già sveglio e operativo alle 8:30.

Dalle 8:30/9:00 fino alle 13:00/13:30 ho deciso di dedicare al lavoro le ore della mattina dove sono più motivato e produttivo in termini di creatività ed efficienza nel portare a termine i compiti.

Se riesco a terminare prima anticipo lo studio.

Dalle 14:00/14:30 fino alle 18/19 è la parte della giornata che dedico allo studio dove sono più ricettivo e dove riesco a studiare meglio

Dopo lo studio prima di cena dedico 1,30h/2h all’allenamento in palestra per far riposare la mente”.

DCA e università

Fortunatamente dato che la mia università è telematica posso tranquillamente gestire lo studio come meglio credo grazie alle video lezioni registrate e al materiale didattico in pdf sulla piattaforma dell’ateneo.

Da aprile dal martedì al giovedì sarò a Napoli per gestire il B&B, frequentare l’accademia e lavorare.

Mentre dal giovedì al martedì sarò a Roma con più focus sull’università e per frequentare la DCA il sabato, e perché no? Andare in giro, visitare e conoscere meglio Roma.

Sicuramente incontrerò delle difficoltà nel portare avanti così tanti impegni e continuerò, come già sto facendo, a modificare la mia routine settimanale per cercare di incastrare al meglio il tutto per essere produttivo e allo stesso tempo senza togliere troppo tempo da dedicare alla mia vita sociale, alla famiglia, agli amici e alle ragazze.

Ho delle aspettative molto alte di quello che mi potranno dare queste due nuove esperienze che inizierò a Roma, fuori dalla mia città, con persone e attività nuove.

Cercherò di spremere il più possibile quest’ “uva” per ricavarne più “vino” possibile e godere al massimo di queste esperienze”.

Durante le feste natalizie sei andato a Roma in perlustrazione. Che vibrazioni ti ha dato la città e che aspettative ti poni nei confronti del nostro corso?

“Dicembre 2021 è stato un mese di cambiamenti nella mia vita, dopo aver lasciato la facoltà di economia aziendale a gennaio ho deciso di iscrivermi nuovamente all’università.

Dopo aver valutato varie università telematiche, ho deciso di iscrivermi al corso di Comunicazione digitale all’università Niccolò Cusano, che nonostante sia telematica, dà la possibilità ai suoi studenti di prenotare una stanza all’interno del campus a Roma per seguire i corsi da vicino e dare gli esami.

Per iniziare ad ambientarmi ho deciso, subito dopo essermi iscritto, di prenotare una camera nel campus prima di iniziare effettivamente gli studi a gennaio.

Il primo impatto con Roma è stato un po’ traumatico per la sua grandezza sconfinata e per la quantità esagerata di gente che la popola, ma allo stesso tempo è stato emozionante immaginare quanto sia ricca di storia questa città e quante opportunità mi potrà dare se saprò sfruttarle.

Visitare Roma

Non conoscendo per niente la città ho avuto la fortuna di potermi affidare ad un mio amico che vive lì da quando è nato, Edoardo.

Dato che sono andato lì principalmente per l’università comunque ho dedicato poco tempo a visitare la città anche perché ero sprovvisto di un mezzo per muovermi.

Nei 6 giorni che sono stato a Roma, grazie ad Edoardo che mia ha fatto da guida ho avuto la possibilità di vedere vari quartieri anche molto differenti tra loro come San Lorenzo, Trastevere, l’Eur e la Garbatella e ho anche potuto ammirare costruzioni storiche come il Circo Massimo, il Pantheon, e (solo passandoci fuori) il Castel Sant’Angelo.

DCA e aspettative

Dalla Digital Combat Academy mi aspetto prima di tutto un corso altamente formativo e pieno di contenuti pratici di alto valore, dato che tutti i professori sono dei professionisti del settore.

Spero di incontrare tanti altri ragazzi che come me sono interessati a lavorare o che già lavorano nel digitale per poter avere la possibilità di scambiarci opinioni, informazioni e magari incontrare qualcuno con cui collaborare.

E infine mi aspetto di poter da subito migliorare le mie competenze digitali per poterle applicare ai miei clienti e migliorare la loro presenza online.

Tutto questo per accumulare più skills possibili in maniera tale da poter arricchire il mio bagaglio di conoscenze per poter lavorare in un’agenzia di comunicazione dove avrò la possibilità di lavorare su tanti progetti diversi e utilizzarla come “palestra” per diventare un professionista valido nell’ambito digital”.