5 Cose che Abbiamo Imparato Cercando Talenti su LinkedIn

Cercare talenti è una cosa seria. LinkedIn rende tutto più immediato, vero. Ma solo poche aziende hanno la testa e il cuore per trovare le persone giuste.

La testa stabilisce il metodo di selezione. Il cuore crea una relazione di empatia con i potenziali candidati.

La testa decide quando aprire una posizione lavorativa. Ridursi all’ultimo per trovare una risorsa non è accettabile. Con poco tempo a disposizione, e un buco in azienda, si finisce per prendere in fretta e furia il meno peggio, come in politica, anziché il più adatto.

La testa decide anche come scrivere l’annuncio di lavoro. Molti copiano e incollano le offerte standard pubblicate da altre aziende di settore. Pochi decidono di ribaltare le regole formali di LinkedIn per un annuncio trasparente, in cui vengono elencate mansioni e benefit in modo chiaro.

Noi della Digital Combat Academy abbiamo aperto una posizione lavorativa per un Social Media Manager con inizio lavori gennaio 2018.  Andiamo particolarmente fieri di questo paragrafo.

Titoli di Studio
Aver conseguito lauree triennali o specialistiche non costituisce un plus. Se le Facoltà di Comunicazione e Marketing facessero bene il loro lavoro, e insegnassero materie in linea col mercato del lavoro, la Digital Combat Academy non avrebbe ragione di esistere.

E abbiamo anche casualmente trovato supporto su Facebook.

Il cuore è quello che ci ha permesso di rispondere alle 1.291 persone che hanno inviato la candidatura per la nostra posizione di lavoro. Via email, una per una. No MailChimp, no MailUp, no software di marketing automation. Vere email scritte dal Direttore Accademico a veri candidati con veri ringraziamenti. Perché tutto può essere scalabile, quando si ha voglia di lavorare.

Questo è quello che abbiamo imparato cercando talenti su LinkedIn:

1) ALLEGARE IL CV MOSTRA REALE INTERESSE

Su 1.291 candidati, 755 hanno inoltrato la propria candidatura allegando il CV. Tutti gli altri hanno applicato da LinkedIn in automatico, cioè invitando noi esaminatori a visionare i loro resumé online.

Questo non rappresenta di per sé un errore. Suggeriamo comunque di curare meglio le proprie candidature. Un candidato che non compie uno sforzo cognitivo in più mostra di non voler dedicare tempo extra alla battaglia professionale.

E un candidato che non investe tempo per promuoversi al meglio, spesso non è realmente motivato ad applicare per questa o quella posizione di lavoro. O almeno queste sono le associazioni mentali che un potenziale datore di lavoro si trova costretto a fare.

2) MOSTRARE GRATITUDINE GETTA LE BASI DI UN RAPPORTO POSITIVO

Su 1.291 candidati, circa un quinto ha risposto al nostro contatto via email. Ci ha sorpreso soprattutto l’incredulità dei messaggi che abbiamo ricevuto. Tutti ci hanno ringraziato facendo presente che, di norma, un’azienda non contatta mai i candidati per ringraziarli uno ad uno. Questi messaggi ci hanno dato la spinta a lavorare ancora meglio. Perché quando fai le cose in modo diverso dagli altri, e le persone della tua comunità se ne accorgono, diventa tutto più gratificante.

Non ci sentiamo di etichettare negativamente tutti coloro che non ci hanno risposto. Ma ci concediamo il lusso di un consiglio. Se un’azienda a cui avete inviato il CV decide di contattarvi, fatevi vedere che siete interessati. Altrimenti passa il messaggio che volete solo prendere lo stipendio, anziché stabilire una vera relazione con l’azienda.

3) SCRIVERE IN MODO INFORMALE AIUTA UNA RELAZIONE TRA PARI

Dei candidati che ci hanno risposto, 79 hanno usato la formula “Dott.” nell’apertura della loro email. Questo è avvenuto nonostante l’email del Direttore Accademico avesse dato del “Tu” ai candidati, per stabilire da subito una relazione alla pari.

Essere formali non rappresenta un errore di per sé. La formalità è una tacita regola sociale che la persona deve calibrare con sapienza nel corso della vita. A volte salvaguarda l’integrità, a volte crea una distanza eccessiva. È per questo interessante riportare che più di 2 persone su 3 mantengono un registro linguistico formale sebbene abbiano ricevuto un assist per l’informalità. È una strategia precauzionale che rispettiamo.

4) RIPENSARCI FA PARTE DEL GIOCO

Dei candidati che ci hanno risposto, 2 hanno fatto sapere di averci ripensato. Anziché candidarsi come lavoratori, si sono candidati come studenti per i nostri Corsi in Aula. Questa è una dinamica che davvero non potevamo prevedere.

5) ATTRARRE I TALENTI DEI CONCORRENTI

Dei candidati che ci hanno risposto, 3 lavorano per scuole concorrenti. È il segnale che abbiamo attratto l’attenzione delle persone giuste al momento giusto. Adesso sta a noi effettuare la selezione perfetta e pescare il talento finale. In bocca al lupo a tutti.