L’Influencer Marketing su Instagram è inutile. E il Fyre Festival lo dimostra…

L’esclusiva kermesse musicale è stata un fiasco e il passaparola innescato sui social per promuovere l’evento si è rivelato deleterio.

Fyre Festival, un totale buco nell’acqua. Doveva essere l’evento musicale più esclusivo dell’anno, e invece… Tanti soldi per un servizio a dir poco scadente. La rete non perdona. O meglio, i social network. Per pubblicizzare la kermesse, gli organizzatori hanno puntato molto sull’Influencer Marketing su Instagram. Risultato? Il più classico effetto boomerang. Se il prodotto che offri è scadente risulta difficile fermare la valanga di commenti negativi.

Facciamo un passo indietro. Che cos’è l’Influencer Marketing su Instagram? Una sorta di ‘passaparola’ che i brand usano attraverso personaggi famosi (sui social). Si instaura una collaborazione che porta le aziende ad attingere sia alla creatività che al pubblico di questi ‘influencer’ per far conoscere il proprio prodotto o servizio.

È esattamente quello che hanno tentato di fare gli organizzatori del Fyre Festival. Venduta come una maratona musicale di lusso e trasformatasi in incubo per gli spettatori: concerti annullati, tendopoli stile Woodstock e cestini per il pranzo che a tutto somigliavano tranne che al millantato pasto gourmet. E la cosa che fa più ridere sono i 1500 dollari chiesti per l’ingresso. Inutile dire che la tanta pubblicità sui social si è rivelata deleteria: così come ne sono venuti a conoscenza, gli utenti non hanno perso tempo a inondare gli account degli influencer con pessime recensioni. Un esempio lampante di come l’Influencer Marketing su Instagram sia del tutto inutile, se non dannoso.