Noemi David, Presentatrice & Community Manager Classe 2000

Incontriamo il giovane talento messinese che sta bypassando il tradizionale percorso formativo della scuola per ‘valorizzare il proprio tempo libero’

Qui alla Digital Combat Academy riceviamo spesso la seguente domanda: ‘Per accedere al vostro Corso in Aula bisogna possedere un Titolo di Studio o avere esperienze pregresse?’. La nostra risposta è sempre la stessa, gentile e onesta: ‘No, l’importante è essere motivati’. Perché per noi il talento non ha età e non può essere in alcun modo qualificato da un semplice pezzo di carta, laurea o contratto che sia.

La storia di Noemi David ne è una prova tangibile. Noemi è una ragazza giovane, anzi giovanissima, il cui talento ha catturato la nostra attenzione grazie al fedele suggerimento di un nostro partner. Parliamo di Start2Impact, l’impresa di Gherardo Liguori e Virginia Tosti lanciata nell’ambiziosa missione di connettere le aziende italiane alle migliori menti under 20 che il Paese possa offrire.

Il fatto che Start2Impact ci abbia suggerito di intervistare Noemi non ci stupisce per nulla. Una rapida disamina dei suoi profili ci ha fornito un’idea limpida della persona che saremmo andati ad intervistare, perché sorriso e occhi non mentono mai. Il sorriso è entusiasta, tipico di una ragazza che sta portando a casa le prime soddisfazioni professionali grazie a un percorso indubbiamente precoce rispetto a quello dei coetanei. Lo sguardo è vispo, tipico di una ragazza che punta in alto e sta gettando i primi solidi mattoncini per il futuro che verrà.

Giusto per darvi un’idea della persona, abbiamo sfidato l’immaginazione di Noemi chiedendole di raccontarci come si vede da qui ai prossimi 5 anni. Ci ha risposto che ‘le piacerebbe vedersi nell’amministrazione comunale della sua città per poter dare più opportunità ai cittadini’. Ora, non sappiamo quanti adolescenti facciano parte della vostra vita. Ma solitamente un giovane non risponde in modo così limpido, né presenta una tale nobiltà d’animo. Eppure Noemi ha tutte queste qualità.

Il modo in cui scrive fotografa la sua linearità di pensiero. Il modo in cui parla rispecchia la sua naturale confidenza come public speaker – sia essa armata di microfono o megafono. Il modo in cui si muove, infine, ci dice molto della velocità con cui vuole bruciare le tappe nella vita, bypassando i tradizionali canali di formazione e rubando quanto più possibile dalle opportunità che si sta creando nel tempo libero – Start2Impact su tutte.

Per voi, Noemi David, stella di Messina pronta a brillare per il futuro dell’Italia.

Il mondo di Spisidda, TODOMODO, Momenti in tv e, oggi, Fotogramma d’oro. Il tuo profilo Linkedin ci parla di un percorso da presentatrice molto ricco, nonostante la giovanissima età. Quando hai capito di avere questa passione e cosa ti sei riportata a casa da queste prime ma fondamentali esperienze? 

“Undici anni fa, per gioco la mia catechista mi fece presentare uno spettacolo nella Basilica della mia città. Mi trovai con un microfono nelle mani e con lo sguardo puntato di centinaia di persone. Solo una cosa ricordo di quel l’episodio, il fatto che non avrei mai voluto togliermi dalle mani quel microfono. L’emozione di quel momento la paragonerei a quelle che provano i bimbi che amano il calcio e giocano la prima partita di campionato della loro vita. Tante esperienze si sono susseguite da quel momento ad oggi, ma quella che mi ha dato tanto è stata ‘Il mondo di Spisidda’: sapere che dovevo gestire un programma televisivo con la possibilità di esprimermi come meglio credevo, mi rendeva felice. Esperienza e gratitudine. Questo è quello che oggi porto a casa”.

Gestualità, tono di voce, ritmo. Presentare significa soprattutto una cosa: parlare in pubblico. Cosa pensi abbia contribuito a sviluppare la tua confidenza rispetto alle tue capacità di public speaking?

“Da piccola, un mio coetaneo, appena finii di presentare una piccola recita scolastica, mi disse ‘se tu farai carriera in quest’ambito, io diventerò più bello di Brad Pitt’, senza nulla togliere a questo ormai ragazzo, le sue parole sono state un innesco che mi hanno spinto a dedicare gran parte del mio tempo allo studio per migliorare le mie capacità. A ciò aggiungi la passione per questo tipo di arte. Ecco cos’ha contribuito al raggiungimento dei piccoli risultati che mi porto dietro”.

La tua storia è speciale perché ti stai impegnando su diversi fronti in un momento della vita, l’adolescenza, in cui solitamente i tuoi coetanei decidono di seguire uno stile di vita più semplice. Cosa ti motiva ogni mattina a svolgere così tante attività extra-scolastiche?

“Sono nata e cresciuta a Messina, una città siciliana che non ti offre molte aspettative. Non mi bastava riempire le mie giornate solo con lo studio, come parte dei miei coetanei. Credo che bisogna riempire il proprio tempo, nelle giuste misure e senza esagerare. Ciò che mi spinge è la voglia di imparare. Voglio dimostrare che posso riuscirci grazie alle mie forze, senza nessun tipo di raccomandazione. Così, ho iniziato intraprendere nuovi progetti, corsi, lavori, sempre con l’obiettivo chiaro in testa: il mio futuro”.

Nel bel mezzo della tua vita, già movimentata, arriva Start2Impact. Quali sono gli elementi di assoluta novità introdotti da Start2Impact e, per inverso, che giudizio daresti del tradizionale sistema scolastico?

“Troppo chiuso. Non permette allo studente di formarsi concretamente. Da competenze solamente teoriche e non sempre lo forma ad essere cittadino. Personalmente, non sto vivendo bene il mio percorso scolastico, purtroppo chi va oltre il tradizionale studio non è sempre compreso. Sogno una scuola che possa invogliare lo studente a prepararsi per il proprio futuro. Questo è il periodo perfetto. Start2impact offre cambiamento. Sono, per certi versi, anche cambiata grazie al loro progetto, perché mi hanno offerto una visione della vita, che avrebbe dovuto offrirmi la scuola. Ho imparato a valorizzare il mio tempo, ho imparato che l’essere troppo competitivi non porta da nessuna parte. Start2impact è il trampolino di lancio che tutti gli studenti dovrebbero avere”.

Competenze pratiche, certo, ma anche tanto network. Da Gian Luca Comandini a Luca Barboni passando per Luca La Mesa, Start2Impact è infatti in grado di mettere in connessione i propri talenti con una rete di professionisti di alto livello. Che valore dai al network e quali sono state le occasioni di confronto più stimolanti che hai vissuto grazie al progetto di Gherardo e Virginia?

“Gherardo e Virginia mi hanno fatto vivere momenti fantastici, per questo li ringrazio infinitamente. L’occasione di confronto più stimolante che mi hanno regalato l’ho vissuta ad Heroes Maratea, quella giornata ha avuto un valore inestimabile perché mi hanno fatto conoscere persone come Luca La Mesa, da quell’incontro ho acquisito un po’ più di sicurezza e riporto sempre ai miei coetanei una delle frasi che mi ha detto: ‘fate qualcosa negli anni in cui è facile non fare niente’. Senza dubbio, il network è una cosa di cui non ne possiamo più fare a meno”.

Abbiamo parlato del tuo passo e del tuo presente. Concludiamo giochiamo un po’ con l’immaginazione e rivolgendo la testa al futuro, con la giusta combinazione di ottimismo e pragmatismo. Dove ti vedi da qui al 2022?

“Giocando con molta molta immaginazione, oserei dire che mi piacerebbe vedermi nell’amministrazione comunale della mia città per poter dare più opportunità ai cittadini. Ma, com’è giusto che sia, i miei piani futuri cambiano spesso!”.