Fabrizio Chiarella, Studente della Digital Combat Academy

I nuovi candidati ai Corsi in Aula ci chiedono spesso quale sia il nostro Studente ideale. Nel porre questa domanda si aspettano di ricevere un profilo con un’età, un titolo di studio e un titolo professionale ben preciso. In realtà il nostro Studente ideale non dipende da questi fattori quanto piuttosto dalla sua determinazione all’apprendimento.

Il timing con cui si candida, le parole che utilizza per autopresentarsi e gli argomenti che porta a supporto della propria candidatura ci dicono tantissimo di quanto la persona sia realmente motivata ad imparare.

Per queste ragioni Fabrizio Chiarella, protagonista di questa storia, ci ha da subito conquistato. E le motivazioni principali sono due.

Il primis il tempismo. Si è candidato con mesi e mesi di anticipo rispetto all’inizio del Corso a Milano. Ha dimostrato serietà nell’approcciarsi alla scuola,  e pazienza nell’attendere l’inizio del percorso formativo.

Il secundis gli obiettivi formativi. Fabrizio lavora nel settore Sales di un’azienda che ha come clienti le agenzie di web marketing. Interiorizzare le fondamenta del digital significa parlare la stessa lingua dei propri clienti. E automaticamente migliorare i propri risultati di business.

Felici di avere in aula una persona col livello di seniority di Fabrizio, ci vediamo con lui il 28 settembre per la prima lezione del Corso a Milano. Per tutti gli altri, ecco di seguito la sua intervista.

Tra laurea conseguita presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e Master al Sole 24 Ore hai maturato un solido background formativo nel campo economico-manageriale. Cosa ti sei riportato a casa da queste esperienze e quanto il digitale è stato affrontato durante questi percorsi?

“Dopo la mia laurea nel lontano ottobre 2006 non sapevo cosa fare da ‘grande’: ho deciso così di seguire il pensiero comune entrando in Banca come addetto crediti. Esperienza questa formativa e molto interessante che mi ha permesso di accumulare competenze nel mondo bancario – amministrativo:competenze queste che si sono ampliate al mondo assicurativo ed industriale con la mia attività di assistente revisore contabile che ho intrapreso dopo aver lasciato la Banca. Il mondo digital era lontano a quei tempi e non sapevo che negli anni successivi mi sarei appassionato ad esso”.

I tuoi primi 5 anni di esperienza lavorativa sono caratterizzati da una forte eterogeneità di contesti e mansioni, segno di grande flessibilità intellettuale. Dal data entry alla contabilità, dalla ristorazione alla moda, il tuo profilo LinkedIn parla chiaro: hai avuto un lustro di vita molto animato. Cosa ti ha spinto a intraprendere questo percorso tortuoso, e quanto ti ha arricchito fare attività così diverse?

“Da neolaureato non sapevo cosa avrei fatto da grande, ragion per cui come accennato prima iniziai in Banca come addetto crediti: non rinnegando questo periodo della mia vita, mi sono però reso conto che l’ambito amministrazione e la contabilità non mi rappresentavano, volevo fare qualcosa che desse un contributo ‘tangibile’ alla società nella quale mi trovavo: volevo qualcosa che misurasse in maniera oggettiva l’impatto giornaliero del mio lavoro. Ragioni queste, che dopo la mia esperienza come revisione contabile, mi hanno portato ad abbracciare il mondo Sales: un’esperienza lavorativa molto ‘operativa’ negli Stati Uniti mi ha permesso di capire cosa volevo fare della mia vita professionale”.

A un certo punto del tuo percorso sembra aprirsi una porta che non richiuderai più: quella del commerciale. Lottomatica ed Eni sono i nomi di spicco che ti consentiranno infatti di sviluppare una professionalità proprio in questo settore. Oltre a raccontarci di cosa ti sei occupato nel dettaglio per entrambe queste realtà, aiutaci a chiarire un dubbio ai commerciali del domani: venditori si nasce o si diventa?

“Bella domanda! Ma torniamo un attimo indietro a Lottomatica ed eni per capire meglio cosa ho fatto negli anni che hanno visto incrementare le mie competenze economico – manageriali.

Nella prima esperienza mi sono occupato di ampliare la base dei rivenditori di Gratta & Vinci andando porta a porta per i bar, ristoranti, edicole e tabacchi di alcune provincie del Nord Italia: esperienza molto interessante che mi ha permesso di entrare in contatto diretto con le problematiche che si affrontano sul campo. L’esperienza eni invece è stata più completa e a 360 gradi: inizialmente mi sono occupato dell’attività di gestione dei bar delle stazioni di servizio e, in un secondo momento, del core business dell’azienda (le stazioni di carburante). Attività di visita sul territorio, monitoraggio da remoto dei dati di vendita, analisi dei competitor e verifica dello stato manutentivo degli impianti rappresentavano la mia giornata tipo.

Tornando alla domanda per eccellenza nel mondo SALES credo che la risposta sia ‘ni’.

Credo cioè una persona debba avere delle qualità, delle soft skills come dicono in gergo, ma tante competenze possono essere tranquillamente acquisite sui libri o meglio ancora sul campo”.

Arriviamo allora ad oggi, sia per quanto riguarda la tua attività corrente che la tua iscrizione al nostro corso di marketing digitale. Esattamente un anno fa iniziava la tua avventura con Broadnet Technologies nei panni di Executive Sales Specialist. Cosa ti ha motivato a lanciarti in questa sfida, e a che punto dell’avventura hai iniziato a percepire di voler consolidare la tua formazione nel digitale?

“Esattamente un anno fa in questo periodo dicevo appunto addio al mondo petrolifero per iniziare questa nuova avventura – da una multinazionale di 30.000 dipendenti a una piccola startup qui in Italia. Sul mercato estero Broadnet è già presente da molti anni ma nel nostro paese abbiamo aperto noi l’ufficio di Milano: una vita completamente diversa rispetto a prima.

Qui tutto è nuovo e tutto è da costruire: una sfida veramente avvincente.

I miei principali clienti sono le Agenzie Web e Marketing: questo mi ha portato la consapevolezza di dover migliorare e ampliare le mie competenze in ambito Digital per poter offrire ai miei clienti un servizio di vendita ma sopratutto di consulenza a 360 gradi.

Il mondo è sempre più complesso e più competitivo e per conquistare un cliente non basta raccontare la storiella di quanto bello e buono sia il nostro prodotto: dobbiamo essere in grado di spiegare perché dovrebbe essere bello e buono per Lui; questo è possibile solo se conosciamo il suo business e quello che fa meglio di Lui.

Da qui l’idea di venire in DCA!”.