Alessandro Filosa, cryptocurrency e blockchain per continuare ad evolvere

Appassionato di cryptocurrency e blockchain, nonché Independent Producer presso il Festival Chromatica, Alessandro porta con sé tutto il desiderio e l’entusiasmo di percorrere sentieri nuovi.

Perché informarsi sulle nuove tecnologie, e formarsi in modo pratico, significa continuare a pensare, espandere la propria conoscenza ed evolvere sia come persona che come professionista.

Epica, inoltre,  la sua definizione di marketing, che riportiamo per integrale:

Il marketing mi piace immaginarlo come una grande orchestra composta da decine di elementi differenti ma per far si che ne esca una melodia equilibrata necessita di un buon direttore che sappia calibrare con minuziosa attenzione i vari componenti.

Lieti di averlo in Aula, onorati di contribuire al suo percorso di crescita. Di seguito la sua intervista.

Economia e Finanza sono due delle industrie che stanno subendo il maggiore impatto di un mondo che cambia. Le banche perdono centralità, la blockchain riscrive il modo in cui le informazioni possono essere trasferite. Quando ti sei avvicinato al tema delle blockchain per la prima volta?

“Viviamo in un mondo e in un’economia apparentemente innovativa e fruibile ma spesso siamo completamente assorbiti dalla vita lavorativa e sociale per non accorgerci che tutto quello che ci circonda è solo una gran bella illusione.

In questo velato malcontento di cui ormai ne facciamo inesorabilmente parte, spesso come attori non protagonisti, è nata in me la necessità di fermarmi un momento per capire veramente in quale direzione volessi andare.

Ho iniziato diversi mesi fa a documentarmi sull’economia in cui viviamo e più leggevo più mi rendevo conto che il mio malessere era dovuto ad una sfiducia generale di un società economico-politico ormai al collasso.
Sono arrivato alla conclusione che valori e stimoli di cui ho constantemente bisogno per evolvermi sia come persona sia come cittadino, spesso sono merce rara da scovare in questo sistema ormai impolverato e sul punto di implodere come una supernova.

La mia curiosità nel trovare un’alternativa che mi potesse dare nuove prospettive mi ha fatto scoprire il mondo delle Cryptocurrency. Mi sono affacciato con cautela in questo panorama affascinante e da subito mi sono reso conto che la vera innovazione era la tecnologia su cui si basava tutto: la Blockchain. Per una persona come me che è sempre alla continua ricerca di stimoli ho trovato in questa evoluzione teconologica un pianeta nuovo e ancora poco esplorato.

Sono pochi mesi che ho iniziato a raccogliere più informazioni possibili sulla blockchain e più mi informo più capisco che si tratta di una forza dirompente che inesorabilmente cambierà le nostre vite, visto che le applicazioni ad essa collegate trovano spazio in moltissimi campi differenti.
Ho percorso appena pochi metri su questo lunghissimo sentiero e già percepisco il bisogno di approfondire in modo accurato per comprendere al meglio le infinite possibilità che ne possiamo trarre, ma soprattuto il mio desiderio è quello di divulgare e far appassionare più persone possibili a questa rivoluzionaria innovazione.

Siamo appena all’inizio ed è ora il momento giusto per comprendere il futuro che ci aspetta. Sfruttiamo questa opportunità per non farci trovare impreparati ma per diventare noi attori protagonisti”.

Come tanti argomenti caldi, anche quello delle criptovalute ha suscitato reazioni altalenanti. Dalla competenza tecnica di personalità come Gian Luca Comandini alla semplice curiosità di chi si è buttato in questo mercato e ha perso molti soldi. Che giudizio complessivo daresti delle criptovalute e come vedi evolvere il settore da qui ai prossimi decenni?

“Il tema delle criptovalute comincia ad essere sulla bocca di sempre piu persone che spesso ne sono venuti a conoscenza alla fine del 2017 tramite i media i quali ne hanno esaltato l’enorme aumento di valore rispetto agli anni passati. Molti ne sono stati attratti a livello speculativo intravedendo la possibilità di diventare milionari in pochi mesi, cercando di emulare persone che effettivamente lo sono diventate.

Ma attenzione!

Bisogna sapere che si tratta di un argomento molto complesso e tecnico dove per esempio un semplice errore di digitazione può far perdere per sempre interi capitali. Per questo consiglio prima di effettuare operazioni con il proprio denaro quello di documentarsi il più possibile senza farsi prendere dalla fretta di voler salire a tutti i costi su questo treno. Il rischio è di farsi molto male e una volta perso tutto difficilmente ci riavvicineremo alle Crypto.

Fortunatamente abbiamo accesso in modo gratuito ad un infinito database di informazioni, video e testi; dobbiamo essere umili nell’apprendere solo cosi potremmo padroneggiare al meglio questo argomento. Prima di farci prendere dalla corsa all’oro digitale investiamo un pò del nostro tempo a documentarci, nella rete possiamo trovare molti video istruttivi realizzati da persone veramente competenti per esempio proprio come Gian Luca Comandini che personalmente continuo a seguire con interesse.

Non dobbiamo avere paura di esplorare un mondo cosi apparentemente lontano come quello delle cripto infatti entrando più in profondità ci renderemo conto che non si tratta di fantascienza ma bensì già parte del nostro presente. Paesi come il Giappone, la Russia, l’Estonia , il Venezuela hanno già dimostrato interesse per le monete digitali, creandone di nuove o inglobandole nelle proprie economie.

Le monete digitali ad oggi sono più di 1400 ma di quelle che veramente faranno la storia rivoluzionando l’economia e le nostre vite saranno solo una piccola percentuale. Per questo motivo è fondamentale studiare in profondità ogni moneta e il progetto che supportano. Solo così dopo aver maturato conoscenza saremmo pronti ad investire!”.

Quello del marketing digitale è un mondo sconfinato. Ci sono discipline più verticali e operative, e altre più orizzontali e strategiche. Ad oggi quali sono le materie che stuzzicano maggiormente il tuo appetito professionale?

Per passione spesso mi trovo a comprare e vendere complementi di design e arredamento. La parte più difficile ma stimolante è ovviamente la vendita!

Non ho conoscenze approfondite nel marketing però sto maturando una piccola esperienza nelle vendite e da subito ho notato quanto sia un lavoro quasi chirurgico. Saper vendere un prodotto non è cosa facile ci sono molti aspetti da tener conto. Per esempio bisogna curare il linguaggio scegliendo il registro adatto, bisogna saper selezionare un’immagine rispetto ad un’altra o perfino individuare l’orario migliore in cui pubblicare un annuncio.

È affascinante per esempio rendersi conto di quanto una semplice parola rispetto ad un’altra o la scelta di contrastare più le ombre invece che aumentare la saturazione, possa decretare la riuscita o il fallimento di un’annuncio e quindi di una vendita.

Il marketing mi piace immaginarlo come una grande orchestra composta da decine di elementi differenti ma per far si che ne esca una melodia equilibrata necessita di un buon direttore che sappia calibrare con minuziosa attenzione i vari componenti.

Mi affascina la totalità della materia ma se proprio dovessi scegliere un argomento in dettaglio direi il Personal Branding. È importante riuscire a far combaciare la vera immagine di noi stessi con quella che percepisce la società. Sarebbe utile diventare degli abili sarti cosi da poterci confezionare l’abito che più ci rappresenta”.

In questa scuola garantiamo competenze e network. Tu stesso ci hai rivelato di essere un costante frequentatore di eventi e, nel nostro caso, di corsi. Che valore dai al networking nel moderno mercato del lavoro e che tipo di professionisti attraggono la tua attenzione?

“Per diverso tempo ho fatto l’errore di chiudermi in me stesso credendo che da solo potessi trovare la soluzione ai miei problemi. Questo sbaglio mi ha fatto rendere conto di quanto sia di vitale importanza lo scambio di opinioni e la conoscenza di altre persone.

Ovviamente in noi risiedono tutte le risposte di cui abbiamo bisogno ma per attingere a queste è fondamentale vivere di stimoli ed affrontare situazioni che non conosciamo e che spesso ci spaventano. Relazionarsi con altri è utilissimo perché avviene uno scambio di opinioni che ci porta inevitabilmente a nuove domande mettendo così in continua discussione lo status quo delle nostre idee.

La paura e l’insicurezza sono dei muri che limitano le nostre vite ma se ci fermiamo un attimo ad analizzarli ci rendiamo conto che si tratta solo di proiezioni mentali spesso del tutto infondate. Per questo oggi cerco di ascoltare e conoscere più persone possibili, anche se appartenenti a mondi opposti al mio. Spesso le idee migliori nascono proprio dall’interazione di persone apparentemente lontane.

Da anni sono un accanito lettore di riviste che raccontano le tante storie di persone che mettendo in gioco se stessi e credendo fortemente in una idea, riescono a realizzare quello che prima era solo un semplice pensiero. Il lavoro secondo il mio parere non ci cerca ma si crea.

Per esprimere al meglio il concetto riporto le parole di Bertrand Russel:

Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Siate il peso che inclina il piano. Siate sempre in disaccordo perché il dissenso è un’arma. Siate sempre informati e non chiudetevi alla conoscenza perché anche il sapere è un’arma. Forse non cambierete il mondo, ma avrete contribuito a inclinare il piano nella vostra direzione e avrete reso la vostra vita degna di essere raccontata. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai“.

‘Ogni persona ha un suo proprio colore, una tonalità la cui luce trapela appena appena lungo i contorni del corpo. Una specie di alone. Come nelle figure viste in controluce’. Spiegaci questo aforisma di Haruki Murakami e, soprattutto, la tua connessione con il Chromatica Festival. Di cosa si tratta e di cosa ti occupi nello specifico?

“L’aforisma di Murakami è meraviglioso, in poche frasi ci fa comprendere la bellezza della diversità che ci circonda. Ognuno di noi brilla di una luce propria ma spesso cadiamo nell’errore di circondarci solo da figure che emanano un’alone simile al nostro , ci sentiamo più al sicuro essendo circondati da chi ci rispecchia. È un grandissimo limite dettato spesso dalla paura del diverso , una paura che durante il nostro percorso di crescita diventa sempre più radicata in noi complice anche una società che esalta e definisce differenze e diversità di razza.

Il Festival ‘Chromatica’ ha visto la luce nella prima edizione nel Maggio 2017 e da subito il messaggio era chiaro: creare un evento dove differenti arti potessero unirsi tra loro contribuendo cosi ad un colorato melting pot socioculturale.

Sono stato contattato dalla produzione per una collaborazione e da subito mi sono innamorato del progetto. L’idea è di far avvicinare e incontrare persone provenienti da contesti culturali diversi dando loro la possibilità di apprezzare l’Arte nelle sue mille sfaccettature. Questa sarà la seconda edizione e il mio compito insieme al resto della produzione è di organizzare e curare ogni singolo aspetto dell’evento. Ci occuperemo dell’organizzazione artistica, logistica e burocratica. Sarà un viaggio stimolante!

Se solo riuscissimo a comprendere l’importanza di mescolarsi con altri colori… “.