Olimpia Bazzichetto, Studentessa della Digital Combat Academy a Milano

Non è la prima volta che ospitiamo in aula un giovane talento proveniente dal mondo dell’arte e della cultura. Per questo la storia di Olimpia Bazzicchetto ci piace, ci convince e ci restituisce delle buone vibrazioni. Questo perché – sebbene in apparenza possano sembrare universi distanti – settore artistico-culturale e marketing digitale sono assolutamente complementari.

Il digitale infatti non sostituisce l’arte, ma la affianca, come un fedele alleato. Gli strumenti del web consentono ai progetti culturali di raggiungere nuovi clienti tutti i giorni, in una costante gara dell’attenzione in cui a vincere sono gli attori che riescono a raggiungere le giuste persone sui giusti canali e con il giusto messaggio.

Olimpia ha avuto un assaggio di questo fenomeno, ovvero dell’intersezione tra arte e digitale, e ha ora deciso di approfondire questo percorso con il nostro corso in partenza su Milano. Felici di averla in aula, condividiamo la sua intervista con voi.

Dal passato al futuro, da una delle università più antiche del mondo a una moderna scuola di marketing digitale. Questi sono gli elementi più curiosi del tuo percorso formativo, partito a Venezia e in procinto di evolvere a Milano. Portaci allora indietro nel tempo e riviviamo insieme Triennale alla Ca’ Foscari e Master al CISET. Se ci dovessi elencare pro e contro di entrambe le esperienze, cosa ci racconteresti?

“La mia esperienza veneziana è stata ricca di belle persone con le quali affrontare il percorso universitario e di ottimi professori alla guida di corsi sia a carattere artistico sia economico. Durante la mia triennale ho avuto modo di poter applicare l’economia all’arte e nello specifico ai beni culturali. L’unico contro che vorrei esprimere alla fine della laurea breve è la poca praticità riscontrata in alcuni corsi. Onestamente, ammetto che avrei dovuto completare il percorso con una magistrale per poter avere una visione più completa ma posso sempre recuperare.

Nell’estate della laurea ho provato la selezione con il Ciset (Centro Internazionale Studi Economici sul Turismo) e con mia grande sorpresa sono stata scelta insieme ad altri 11 candidati per partecipare a un corso finanziato con fondi europei. Sono stati due anni molto intensi dove ho studiato, per la prima volta, materie turistiche legate all’economia del territorio. Questa formazione è stata davvero molto concreta e ancor oggi custodisco i numerosi appunti presi. Ho seguito dall’inizio alla fine la filiera turistica di una Villa Veneta e ho scoperto come leggere dati statistici turistici. Purtroppo le Ville Venete, probabilmente, non sono ancora pronte per creare qualcosa di sinergico e funzionale insieme e questo è stato un aspetto segnante durante il periodo formativo. In ogni caso, l’esperienza di questo biennio di studio e lavoro è stato il trampolino di lancio post laurea breve!”.

Durante il periodo degli studi hai un avuto un privilegio, o piuttosto un merito: quello di lavorare. Non tutti gli Studenti universitari infatti trovano l’opportunità, e anche la forza, di svolgere entrambe le attività. Tra Galleria BAC ART STUDIO e Museo d’Arte Orientale, descrivici il dettaglio di queste prime esperienze lavorative. Come hai fatto ad aprire queste due porte e di cosa ti occupavi nel dettaglio?

“Durante il periodo universitario ho avuto modo di lavorare presso la galleria BAC ART STUDIO di Venezia dove coprivo diverse responsabilità: apertura e pulizia iniziale della galleria, lavori che implicavano l’uso del computer ed Ecxel per la catalogazione delle opere d’arte. Inoltre, mi sono occupata anche della promozione attraverso social media dell’esposizione temporanea in corso al Chiostro della Basilica dei Frari (Mostra personale di P. Baruffaldi) dal titolo ‘Strada Statale 309, la Romea’, una via Crucis laica nell’ambito della manifestazione ‘This is Contemporay art’. È stata un’occasione dove ho vissuto in un contesto internazionale tra pittori, scultori veneziani e stranieri.

Per quanto riguarda il Museo d’Arte Orientale sono entrata con un progetto del Ministero dei Beni Culturali. Ho avuto modo di acquisire competenze in ambito di accoglienza dei visitatori. Ho predisposto un questionario di gradimento curandone la traduzione in inglese e francese, al fine di svolgere un’indagine di mercato per individuare il target museale. Inoltre, ho seguito i laboratori didattici ed infine ho redatto l’inventario delle opere d’arte nel deposito del museo”.

Non è scontato che chi naviga nei mari dell’arte, della cultura e del turismo finisca per navigare anche in quelli del digital. Eppure tu stessa hai percepito la necessità di approfondire queste tematiche. Quando hai stabilito il primo punto di contatto con il lavoro nel digitale, e cosa ha alimentato la tua esigenza formativa in tale campo?

“Il lavoro nel mondo digital è iniziato nell’estate del 2018 dove ho avuto il piacere di conoscere un regista e videomaker con cui ho collaborato per quasi un anno. Nello studio di produzione video e comunicazione ho avuto la possibilità di seguire progetti culturali dove il mio ruolo consisteva nel far da intermediario tra creativo e cliente finale.

Inoltre, con un’azienda padovana ho potuto lavorare a supporto del reparto marketing curando il lancio di un prodotto con una nostra proposta creativa: immagine, spot-video, pay-off, fiera di settore. Grazie a questa esperienza professionale ho capito quale poteva essere il mio focus formativo e, seguendo un valido consiglio, sono arrivata a conoscere i corsi proposti dall’Academy!”.

Abbiamo mappato passato e presente del tuo percorso, ora volgiamo lo sguardo al futuro. Giochiamo a metà tra pragmatismo e immaginazione, e proviamo a delineare lo scenario ideale da qui ai prossimi anni pur restando coi piedi ben piantati a terra. Cosa ti immagini la vita di Olimpia nel 2022?

“Innanzitutto, vorrei completare il mio percorso universitario con una laurea magistrale in marketing e comunicazione. Se nel 2022, avessi davvero tutte le carte in regola dal punto di vista formativo, mi immagino inserita in un reparto marketing di un’azienda. Rimango consapevole che solo il tempo e la mia forza di volontà potranno aiutarmi a realizzare questi obiettivi”.