Mattia Marangon, Studente della Digital Combat Academy a Milano

Quella di Mattia Marangon è un’intervista speciale per diversi motivi.

Primo, perché Mattia è un ragazzo di talento e poter condividere la sua storia personale è un piacere e un onore.

Secondo, perché abbiamo conosciuto Mattia l’anno scorso negli spazi di Heroes, a Maratea, e mai avremmo pensato di poterlo rincontrare in aula.

Terzo, perché il botta e risposta con lui inaugura il filone di interviste che vedrà protagonisti gli Studenti del nostro primo Corso in Aula a Milano.

Ci vediamo presto in aula, Mattia.

21 settembre 2019, conosciamo Legolize ad Heroes di Maratea. Neanche una settimana dopo intervistiamo l’intero team sul sito della nostra scuola. Ci ritroviamo qui, quasi un anno dopo, a ripetere l’esperienza dell’intervista ma stavolta su un piano molto più personale. Partiamo dalle basi allora, ovvero dalla formazione. In riferimento alla nostra scuola e anche a quelle già intraprese prima, cosa ti ha spinto a scegliere dei percorsi di formazione in marketing digitale?

“Come avevo accennato nella precedente intervista, inizialmente il progetto Legolize era nato quasi per gioco ma nel corso del tempo siamo riusciti a trasformare questo gioco in qualcosa di serio: con l’aumento dei numeri della pagina abbiamo aumentato anche i rapporti con clienti interessati a sfruttare il nostro nome per sponsorizzare i loro brand. Questo cambiamento ha richiesto una nostra evoluzione nell’aspetto marketing, per riuscire a sfruttare al massimo le possibilità che i canali social possono offrire, creando contenuti sempre più interessanti ma allo stesso tempo in linea con la nostra identità, al fine di non snaturare il progetto. Ormai da quasi 10 anni a questa parte l’intrattenimento sui social è sempre stata una mia passione: unendo questo interesse alla necessità di sapermi muovere in questo mondo, ho deciso di seguire dei corsi per affiancare alle conoscenze pratiche anche una base teorica, per poi in futuro poter lavorare nel settore.

‘Nella vita lavoro come impiegato nel settore della contabilità, ma ho una passione per la gestione dei social e in futuro vorrei potermici dedicare completamente e non solo con una pagina’. Questo è quello che ci raccontavi circa un anno fa durante l’intervista di cui sopra. Cosa è cambiato da allora, e come si sono evoluti i tuoi obiettivi professionali?

“Da un anno a questa parte molte cose sono cambiate: con lo sviluppo della pagina ho sviluppato un’approccio a questo mondo molto più ‘business’, questo grazie anche alla collaborazione con grosse aziende che ci hanno assegnato brief sempre più complessi da sviluppare. Quella che non è cambiata invece è la mia volontà di entrare in questo mondo per trasformare le mie conoscenze in un lavoro vero e proprio, magari facendo nuove esperienze all’interno di ambienti che si occupano di questo”.

Una frase che è spiccata nella conversazione telefonica che hai avuto con noi in fase di candidatura è la seguente: ‘con Legolize ho fatto molta pratica, ora mi manca la teoria’. In pratica il contrario di qualunque ragazzo che, solitamente, esce dall’università ricco di teoria e privo di pratica. Secondo te l’università tradizionale – soprattutto nelle materie più umanistiche come il marketing digitale – è al passo coi tempi o è rimasta troppo indietro rispetto al mercato del lavoro?

“Il marketing digitale è ogni giorno in continua evoluzione, rispettando dei canoni più o meno stabili si evolve continuamente, perciò richiede un aggiornamento costante affiancato anche da una parte pratica in cui si testano effettivamente i nuovi sviluppi. Basta pensare a quanto cambiano i canali social, anche nel giro di pochi giorni. Diventa molto impegnativo curarli e gestirli. Penso che l’università di oggi riesca difficilmente a stare al passo con questa evoluzione, il programma di un anno accademico probabilmente risulterebbe quasi obsoleto alla fine dell’anno stesso”.

Legolize è un progetto ambizioso per diversi motivi: in primis perché ha introdotto un formato di comunicazione satirica unico nel suo genere in Italia, in secundis perché lo avete gestito da remoto. Lavorare da casa, o comunque a distanza, è il sogno di molti giovani professionisti. Eppure il lavoro in compresenza fisica ha ancora un suo ruolo nel facilitare le interazioni tra colleghi. Com’è stato gestire per tutto questo tempo Legolize da remoto e, invece, quali vantaggi pensi possa avere un tuo futuro lavoro nell’ufficio di un’azienda, un’agenzia o una startup?

“Legolize esiste dal 2016, i miei collaboratori li ho conosciuti su Facebook, ci siamo incontrati tutti insieme la prima volta a Maratea l’anno scorso. Nel corso del tempo abbiamo sviluppato varie strategie per creare contenuti da remoto e siamo abituati a lavorare a distanza, facilitati anche dal gruppo Whatsapp e chiamate Skype che ci permettono quasi di cancellare la distanza tra di noi. Ogni giorno si ha la necessità di sentirsi, di aggiornarsi, di proporre nuove idee per avere contenuti sempre nuovi e mai ripetitivi. Chiaramente, la condizione ideale sarebbe lavorare in ‘compresenza fisica’ facilitando lo scambio di idee e di informazioni che solamente parlando a voce sarebbero fruibili in modo così fluido”.

Focalizziamo ora sul corso di marketing digitale che ti aspetta per fine settembre, e che ti vedrà protagonista insieme ad altri Studenti per 12 settimane. Quali sono i Docenti del corso che già conoscevi, e quali sono le materie che suscitano maggiormente il tuo appetito formativo?

“Dei docenti conosco chiaramente te, Federico, e sempre a Maratea avevo avuto l’onore di conoscere Jacopo Mele che era stato il moderatore del nostro talk. Ritengo che ogni corso sia fondamentale per il percorso professionale che voglio intraprendere; verranno analizzati fase per fase i vari aspetti necessari per la realizzazione di una strategia di marketing funzionale, utili in vista dei progetti che ho in mente di intraprendere in futuro”.