Daniele Martini, Alla Scoperta dell’Interaction Design di Hart Studio

Un percorso di studi innovativo, un gruppo di amici in gamba, un progetto imprenditoriale ambizioso. Ecco la comunicazione digitale da un’angolazione innovativa

L’Interaction Design rappresenta letteralmente il design dell’interazione. Quale interazione? Quella tra persone e prodotti, in particolare riferiti a prodotti digitali come applicazioni e piattaforme web. È una definizione ampia, vero, ma altrettanto ampia è la disciplina di cui oggi intervistiamo un giovane e talentuoso esponente. Parliamo di Daniele Martini, Interaction Designer per Hart Studio.

Dopo un’esperienza all’estero Daniele torna in Italia alla ricerca di stimoli in grado di soddisfare i suoi interessi di base. Decide di intraprendere un percorso accademico innovativo, abbracciando un campo di studi e di lavoro che coinvolge movimento ma anche suono, estetica ma anche spazio. L’Interaction Design è questo e tanto altro.

Come in molte delle migliori storie professionali, Daniele Martini conosce i suoi futuri soci all’Università. Qui articolano i propri interessi comuni, sviluppano un’intesa lavorativa e partoriscono, insieme, un progetto imprenditoriale di tutto rispetto.

È Hart Studio, un’agenzia con sede a Roma che progetta e realizza prodotti di comunicazione a 360 gradi. Dal web design alla graphic design, e ancora dai siti web alle applicazioni passando per le installazioni interattive, Hart Studio ha lavorato con aziende nazionali ed internazionali.

Giovane, romano, caparbio. Vi presentiamo Daniele Martini nel migliore dei modi. Dandogli la parola.

 Ogni carriera professionale parte dalla formazione, sia essa pubblica, privata o da autodidatta. Pochi forse conoscono l’Interaction Design, e questa intervista può essere un ottimo spunto per presentarla a un pubblico di non addetti ai lavori. Come sei arrivato a questa scelta e cosa senti di esserti riportato a casa da questa esperienza formativa?

“La mia scelta universitaria è stata molto travagliata. Dopo il liceo sono partito per un anno all’estero e tornato a Roma ho frequentato per un anno Economia alla Sapienza. C’è voluto un po’ di tempo prima di capire effettivamente cosa mi piacesse fare. Quando, infine, ho trovato il percorso di studi più adatto a me (Interaction Design) sono andato a colpo sicuro perché non c’era molta scelta tra le università romane.

Naturalmente le cose ora sono molto cambiate e solo a Roma ci sono diverse università con corsi di studi simili al mio. Penso di essere riuscito a trovare quello che mi piace proprio perché ho sperimentato molti corsi / lavori prima di scegliere. La cosa più importante che ho imparato durante il mio percorso di studi è che questa materia viaggia di pari passo con lo sviluppo tecnologico e bisogna tenersi costantemente aggiornati. Non esiste un momento in cui si possa dire ‘stop’ alla ricerca e lo studio”.

Nel settembre 2014 inizia l’avventura che funge da fil rouge di tutta l’intervista. È l’inizio della tua esperienza in Hart Studio Srl. Come nasce quest’innovativa realtà di comunicazione e di cosa si occupa?

“Hart Studio è nata qualche tempo prima, durante il secondo anno di università e con la fine degli studi è divenuta una vera e propria realtà. Abbiamo iniziato a sviluppare i primi progetti in ambito accademico e ci siamo testati per capire se fossimo compatibili caratterialmente e produttivi sul mercato.

Se dovessi scegliere una parola per definire quello che facciamo probabilmente direi ‘comunicazione’ e nello specifico operiamo in tre macroaree: sviluppo web ed applicazioni, produzione ed editing video, installazioni interattive. Ognuno di questi prodotti ha per la maggior parte delle volte uno scopo ben preciso, quello di comunicare un messaggio, far fronte ad un’esigenza o risolvere un problema che può avere un’azienda. Noi ci inseriamo tra il cliente e questa necessità proponendo quando le idee sono poco chiare, la soluzione migliore”.

Alzare l’asticella nel campo della comunicazione digitale ha un significato ben preciso. Significa lavorare con clienti sempre più importanti, e accettare responsabilità sempre maggiori. Qual è il progetto di comunicazione più sfidante che tu e i tuoi soci avete affrontato con Hart Studio?

“Lo scorso Natale abbiamo realizzato per una grossa azienda di prodotti cosmetici un centinaio di vetrine per i loro punti vendita in giro per l’Italia. Il lavoro è iniziato circa 6 mesi prima con lo sviluppo di due prototipi che una volta approvati sono stati realizzati in grandi quantità, consegnati presso i negozi ed infine installati prima delle festività natalizie. È stato un lavoro molto lungo e stressante ma la soddisfazione è stata tanta”.

Il passato è passato, e fare impresa significa avere una vision chiara per i giorni a venire. Quali sono gli obiettivi di Hart Studio da qui ai prossimi 5 anni e cosa vedi per il tuo futuro specifico?

“Il nostro principale obiettivo ed anche il mio personale è quello di crescere come azienda e divenire un’eccellenza nel mercato italiano. Non è facile in Italia ed in questo particolare momento, ma siamo ottimisti e vogliamo crederci”.