Alessio Pisa, CEO di Instilla specializzata in conversion marketing

‘Tuffatore seriale nel mondo dell’imprenditoria’. Si definisce così Alessio Pisa, utilizzando un’espressione colorita per descrivere il suo approccio al lavoro e al business in generale.

Alessio è il CEO di una società specializzata in conversion marketing, e potreste aver già letto il nome di Instilla in alcune riviste di settore che riprendono le loro ricerche sul rapporto tra startup e utilizzo di internet.

Siamo sempre alla ricerca di storie interessanti, e dato che quest’anno apriamo la seconda sede della scuola a Milano ci interessa sondare il territorio. Per farlo partiamo dalla cosa che ci riesce meglio: intervistare persone in gamba.

Parola ad Alessio.

Alcuni talenti sviluppano la propria comprensione del mondo lavorativo da autodidatti, altri seguono il corso prestabilito delle cose con esperienze universitarie in Italia o all’estero. Tu, caro Alessio, come hai formato la tua professionalità?

“Ad oggi non esistono percorsi chiari che permettano di avere una vista d’insieme sul digitale, sono sempre stato un appassionato, non propenso a seguire modelli tradizionali e quindi ho dovuto creare un percorso da autodidatta, guidato in prima battuta dalle sfide che ho affrontato come imprenditore e professionista.

Come imprenditore ho dovuto studiare per avere un mio punto di vista di fronte a collaboratori e consulenti, da professionista invece mi sono ritrovato a verticalizzare per poter innovare e differenziare le mie strategie.

Uno dei primi canali di reperimento di knowledge è sicuramente YouTube, seguito a ruota da webinar di settore e academy digitali il tutto supportato da una buona dose di libri. Vincente è stato incrociare queste conoscenze teoriche con i miei progetti permettendomi di dare solidità al mio percorso di training on the job“.

Anche nell’approccio al primo impiego esistono diverse strategie. C’è chi si tuffa nel mondo dell’imprenditoria sin da subito, e chi matura esperienza in azienda prima di staccarsi e fondare la propria realtà. Prima di arrivare a fondare Instilla come hai sviluppato il tuo percorso professionale?

“Prima di Instilla, ho avuto la possibilità di partecipare a diversi progetti spaziando dal mondo del couponing come business developer della mia prima startup Spiiky, passando per il mondo ecommerce e dei marketplace sempre come business dev per Nembol inc., fino ad un’academy sul food con contenuti creativi, come CMO di Visualfood, quindi un approccio più da tuffatore seriale nel mondo dell’imprenditoria.

Questo mi ha permesso di sbagliare tanto e conseguentemente imparare di più.

Partire in azienda e vivere da subito realtà strutturate, quali non sono le startup ti permette da subito di saper pesare l’importanza dei processi organizzativi, conoscenze fondamentali per ogni imprenditore di domani con l’ambizione di voler scalare il proprio business.

Vivere le proprie startup invece ti offre l’opportunità di partire dal basso, vivendo proattivamente la risoluzione costante dei problemi dalla creazione del prodotto alla crescita, quindi tutto ciò che non può offrirti o solo parzialmente può offrire una realtà più strutturata”.

Molti giovani startupper si lanciano nel mondo dell’imprenditoria unicamente per non avere un capo, ma non capiscono la complessità di dover gestire un’azienda. Collaboratori, clienti, tasse. Accompagnaci nella comprensione di questa complessità. Di cosa si occupa Instilla e come si è evoluta nel tempo?

“Instilla si occupa di consulenza e strategia nel digital marketing anche noto come conversion marketing. Siamo cresciuti molto velocemente cambiando lungo il nostro percorso modello di business. Nasciamo nel 2015 come società di prodotto legato ad una soluzione per la SEO Locale, per poi pivotare definitivamente il modello ad inizio 2017, verso la consulenza strategica.

Siamo passati in 2 anni da 2 dipendenti a 30, ad un ritmo decisamente serrato. In una crescita cosi veloce non puoi considerare solo le tematiche economiche finanziare ma anche tutti gli aspetti culturali oltre che quelli societari.

È importante quindi che il cliente sia sempre contento sempre, che i conti tornino, che i tuoi soci ti supportino e che si respiri un buon clima in ufficio, purtroppo o per fortuna un buon prodotto non è nulla se non supportato da un buon team e da una migliore execution e questo comporta una serie di imprevisti e problematiche impossibili da immaginare all’inizio di un percorso senza esperienze pregresse”.

Abbiamo parlato del passato, abbiamo fotografato il presente, ora volgiamo lo sguardo al domani. Un imprenditore è una persona che ha una visione e vuole realizzarla, portarla a terra. Se chiedessi cosa vedi per te e la tua azienda da qui al 2022, tu Alessio cosa risponderesti?

“Nei prossimi anni investiremo tanto nello sviluppo di nostre tecnologie e nella mappatura delle conoscenze digitali permettendoci di avere un’Instilla ancora più matura con qualche tecnologia nel taschino, un’Instilla che sarà riuscita ad affermarsi ulteriormente sul mercato Italiano arrivando anche ad esportare le sue professionalità e tecnologie all’estero”.